Dai fatti alla Storia - volume 3

DAI FATTI ALLA STORIA C Comunicato n. 1 Durante il periodo del rapimento di Aldo Moro fu fondamentale il ruolo dei media per la circolazione di informazioni. Le redazioni dei giornali furono spesso le prime a ricevere notizie e comunicati delle Br per poi diffonderli alle autorità competenti. Dopo due giorni dall agguato di via Fani, le Brigate rosse fecero pervenire alle agenzie di stampa il loro primo comunicato, in cui rivendicavano il rapimento di Aldo Moro. I brigatisti annunciavano, inoltre, di voler sottoporre il presidente della Dc a un interrogatorio tenuto da un Tribunale del Popolo costituito da loro stessi. Obiettivo di fondo della strategia politica delle Br, secondo il linguaggio da loro utilizzato, era colpire lo Stato imperialista delle multinazionali . Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo ALDO MORO, presidente della Democrazia cristiana. [...] inutile elencare qui il numero infinito di volte che Moro è stato presidente del Consiglio o membro del Governo in ministeri chiave, e le innumerevoli cariche che ha ricoperto nella direzione della Dc, [...] ci basta sottolineare come questo dimostri il ruolo di massima e diretta responsabilità da lui svolto, scopertamente o tramando nell ombra , nelle scelte politiche di fondo e nell attuazione dei programmi controrivoluzionari voluti dalla borghesia imperialista. [ ] La Dc è così la forza centrale e strategica della gestione imperialista dello Stato. [...] Sia chiaro quindi che con la cattura di ALDO MORO, ed il processo al quale verrà sottoposto da un Tribunale del Popolo, non intendiamo chiudere la partita [ ]. Intendiamo mobilitare la più vasta e unitaria iniziativa armata per l ulteriore crescita della GUERRA DI CLASSE PER IL COMUNISMO. PORTARE L ATTACCO ALLO STATO IMPERIALISTA DELLE MULTINAZIONALI. [ ] 16/3/78 Per il comunismo Brigate rosse da G. Selva-E. Marcucci, Aldo Moro: quei terribili 55 giorni, Rubbettino, Soveria Mannelli 2003 D Lettera a Zaccagnini Questa lettera di Moro fu recapitata il 20 aprile 1978 alla sua famiglia e venne pubblicata su la Repubblica il 22 aprile. Nella lettera Moro chiedeva un chiaro intervento a suo favore da parte della Dc: il tono era di deciso rimprovero al partito, che fino a quel momento aveva seguito una linea di rigida chiusura nei confronti del dialogo con le Br. 1 Zaccagnini: Benigno Zaccagnini, all epoca dei fatti il segretario della Democrazia cristiana. Caro Zaccagnini1, mi rivolgo a te ed intendo con ciò rivolgermi nel modo più formale e, in certo modo, solenne all intera Democrazia Cristiana [...]. Di fronte a quelli del Paese, ci sono i problemi che riguardano la mia persona e la mia famiglia. Di questi problemi, terribili ed angosciosi, non credo vi possiate liberare. [ ] Con profonda amarezza e stupore ho visto in pochi minuti, senza nessuna seria valutazione umana e politica, assumere un atteggiamento di rigida chiusura. [...] Io sono condannato a morte. Che la condanna sia eseguita, dipende da voi. A voi chiedo almeno che la grazia mi sia concessa. [...] Grazie e cordialmente tuo Aldo Moro da M. Gotor, a cura di, Aldo Moro. Lettere dalla prigionia, Einaudi, Torino 2008 496

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi