Dai fatti alla Storia - volume 3

LABORATORIO DELLE COMPETENZE La stretta di mano tra Aldo Moro (a destra) ed Enrico Berlinguer (a sinistra) che simboleggia il compromesso storico tra Pci e Dc in vista della formazione di governi di unità nazionale, maggio 1977. Moro fu il maggior tessitore di questa strategia politica che fu spezzata dal suo rapimento. A2 B L agguato del 16 marzo 1978 L agguato ad Aldo Moro avvenne in via Fani a Roma: un automobile dei brigatisti bloccò la Fiat 130 blu su cui viaggiava il presidente della Dc, seguita dall Alfetta bianca della scorta; a quel punto, un commando di brigatisti irruppe sulla scena mitragliando i poliziotti e sequestrando Moro. L unico agente che fece in tempo a scendere dall automobile, ma non a salvarsi, fu Raffaele Iozzino B1 . I giornalisti Andrea Purgatori e Giuliano Zincone ricostruirono momento per momento le fasi dell agguato B2 , ma alcuni dettagli (come il sorpasso e il tamponamento) non coincisero con le dichiarazioni rilasciate successivamente dai brigatisti. L incrocio di via Fani, fotografato la mattina del rapimento. B1 B2 Ore 8.55, via del Forte Trionfale 79. Moro esce di casa [ ]. La 130 blu lo aspetta di fronte al giardino [con due uomini del corpo dei Carabinieri]. La grossa Fiat parte, seguita dall Alfetta bianca degli altri [tre] uomini della scorta [ ]. Ore 8.58. [ ] In via Mario Fani, quattro terroristi travestiti da aviatori, i mitra nascosti in buste di plastica, aspettano il loro arrivo dietro le piante che circondano un bar chiuso [ ]. Ore 9.03. [ ] Moro e la sua scorta sono a metà della via. Una 128 bianca con targa Corpo diplomatico supera le due auto e all incrocio con via Stresa frena di colpo. L Alfetta della scorta tampona la 130. Una 132 blu metallizzato si affianca: a bordo altri due terroristi, un uomo e una donna bionda. Ore 9.04. [ ] I quattro brigatisti con la divisa da aviatori sparano raffiche di mitra contro l Alfetta: [due uomini sono colpiti, il vicebrigadiere] Iozzino riesce a scendere e a sparare tre colpi di pistola, poi viene ucciso da una pallottola che lo colpisce in mezzo alla fronte. Dalla 128 sono scesi due brigatisti armati di pistola. Raggiungono la 130, uccidono [i due uomini di scorta]. Moro è estratto a forza dalla macchina e trasferito sulla 132. L auto parte a tutta velocità per via Stresa, seguita da due 128 pronte dietro l angolo. da A. Purgatori-G. Zincone, Moro rapito, cinque uomini della scorta massacrati, in Corriere della Sera , 17 marzo 1978 495

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi