MI PREPARO ALL’ORALE

C16 | MI PREPARO ALL ORALE L ITALIA, DALLA RICOSTRUZIONE ALLE PRIME RIFORME > 16.1 Gli strascichi della guerra civile che aveva opposto fascisti e antifascisti proseguirono anche negli anni successivi, e solo con il decreto di amnistia si cercò una pacificazione. La questione istituzionale fu risolta attraverso un referendum: fra monarchia e repubblica vinse quest ultima (2 giugno 1946). Seguì quindi la formazione dell Assemblea costituente, che, dopo un intenso e collaborativo lavoro fra le forze politiche, emanò la Costituzione repubblicana (1948). Il capo del governo De Gasperi (Dc) passò da un governo che coinvolgeva tutti i partiti antifascisti a uno che escludeva i comunisti, consentendo all Italia di accedere agli aiuti del piano Marshall, che sostennero la ripresa economica, secondo i princìpi del libero mercato. > 16.2 Il partito che ottenne più consensi alle elezioni del 1948 fu la Dc, superando i comunisti e i socialisti. Tra queste forze politiche si aprì una sostanziale spaccatura che rifletteva la frattura fra Usa e Urss: il governo italiano si schierò nettamente con il patto atlantico, intorno agli Stati Uniti. Nel 1957 l Italia aderì alla Cee. > 16.3 I governi centristi avviarono un piano di riforme economiche nel settore agrario, edilizio e per il sostegno al Sud. Con la fine dei governi di De Gasperi si aprirono nuove prospettive sia nel Pci, diviso tra l adesione all Urss e nuove istanze ideali, sia nella Dc, che tentava di aprirsi a istanze sociali, favorita dal rinnovamento della Chiesa di Giovanni XXIII. > 16.4 Nacquero in questo contesto i primi governi di centro-sinistra (Dc e Psi) che affrontarono le numerose riforme che il dettato costituzionale prevedeva, ma che non erano ancora state realizzate. Furono introdotte riforme quali la scuola 490 Audio RIPASSO media unica, la nazionalizzazione dell energia elettrica e le pianificazioni territoriali. Tuttavia, l entrata dei socialisti al governo aveva mobilitato gli ambienti della destra reazionaria, pronti a realizzare un colpo di Stato pur di impedire l apertura a sinistra della vita politica italiana. IL BOOM ECONOMICO E I CONFLITTI POLITICI > 16.5 Tra il 1958 e il 1963 l Italia visse il suo boom economico (che si protrasse in minor misura fino al 1973), portando benessere diffuso e miglioramenti nelle condizioni di vita. Ogni settore produttivo fu coinvolto in questo processo. Tuttavia, non mancavano le disuguaglianze, come dimostrava il forte fenomeno migratorio dal Sud al Nord. > 16.6 Su questo clima si innestarono anche le proteste giovanili del 68, alle quali si aggiunsero le agitazioni degli operai delle fabbriche per ottenere maggiori diritti e migliori salari. > 16.7 Sotto questa spinta si aprì una nuova stagione riformista che riguardò il settore della previdenza, dell istruzione, del diritto di famiglia, della sanità e consentì le leggi sul divorzio e sull aborto. > 16.8 Alla forza della contestazione tentarono di porre un freno forze eversive che iniziarono la strategia della tensione (terrorismo nero) per dare una svolta autoritaria al paese. Una lunga sequela di stragi colpì gli italiani facendo morti e feriti. Sul versante opposto si organizzarono formazioni armate che volevano colpire lo Stato per instaurare il potere proletario (terrorismo rosso). Nel 1978 le Brigate rosse furono responsabili del tragico rapimento e uccisione del presidente della Dc Aldo Moro, che aveva aperto al compromesso storico con il Pci di Berlinguer.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi