INTERPRETARE LA STORIA - S. Colarizi, Le contraddizioni

C16 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Simona Colarizi LE CONTRADDIZIONI DELLO SVILUPPO ITALIANO In questo brano la storica Simona Colarizi (n. 1944) analizza il processo di sviluppo dell Italia del dopoguerra, che vide l attuazione di importanti riforme nell ambito dell istruzione, della sanità, dell urbanistica, del lavoro, ma in cui non mancarono distorsioni, anche gravi, dovute a interessi specifici, incuranti del bene comune. partire dal 1962 e poi nei successivi esecutivi di centro-sinistra, i socialisti si impegnavano a ottenere il tanto ancora inevaso1, tra cui le nuove strutture architettoniche ed edilizie, lo sviluppo degli istituti di autogoverno interni, i consigli di classe, gli strumenti di supporto per i portatori di handicap, il doposcuola come avvio alla scuola a tempo pieno e l aggiornamento degli insegnanti, un problema cruciale se si considerava quanto diffusa fosse l ignoranza dei docenti sui nuovi indirizzi pedagogici [...]. Direttamente a un altra riforma del centrosinistra, quella urbanistica, [...] si collegava la mobilitazione di docenti e studenti nelle facoltà di architettura dei maggiori atenei italiani. La necessità di mettere mano ai piani regolatori delle città discendeva direttamente dall imponente flusso migratorio e naturalmente dai giganteschi processi di urbanizzazione e di industrializzazione in atto, che stavano sconvolgendo il volto dei principali centri urbani e delle aree limitrofe, dove si costruivano senza sosta abitazioni, fabbriche e capannoni in totale spregio di ogni norma, compreso il lavoro in nero, quasi una regola nei cantieri. Il degrado delle periferie quelle di Roma diventate celebri negli scritti di Pier Paolo Pasolini, quelle milanesi descritte con lo sprezzante termine MilanoCorea era solo un aspetto del vero e proprio sacco2 sull intero territorio italiano compiuto negli anni Cinquanta e Sessanta. Scandali e denunce si erano moltiplicati a partire dal 1960, quando a Roma, in occasione delle Olimpiadi, si realizzarono il Villaggio olimpico e l aeroporto di Fiumicino, entrambi diventati un simbolo di quanto avveniva nel resto del paese nel settore dell edilizia [...]. La diffusione di questa nuova cultura urbanistica nella società italiana offrì una sponda anche ai primi ambientalisti, perché sulla controversa questione delle licenze edilizie la Corte costituzionale con sentenza del maggio 1968 dichiarò legittimi i vincoli paesaggistici. Era una boccata di ossigeno per i pionieri dell ecologismo, che non facevano parte di corporazioni professionali e non avevano una presenza consistente nelle accademie, ma erano una minoranza di intellettuali raggruppati in piccole associazioni, tra cui Italia Nostra , fondata nel 1955. [...] Un panorama di distruzioni che sembrava però emozionare poco l opinione pubblica, fino a quando l alluvione del novembre 1966 seppellì in un mare di fango Firenze, dove da ogni parte d Italia si concentrarono gli studenti, gli angeli del fango , per salvare i tesori d arte. Solo allora sulla stampa cominciò il processo all imprevidenza dei politici che avevano trascurato di mettere in sicurezza acque, fiumi, argini lasciati in balia della cementificazione selvaggia. Un paese in movimento. L Italia negli anni Sessanta e Settanta, Laterza, Roma-Bari 2019 1 inevaso: in ambito burocratico indica una pratica burocratica che non ha avuto risposta o che non è stata portata a compimento. 2 sacco: saccheggio. COMPRENDERE E INTERPRETARE a Quali processi avevano innescato il cambiamento delle aree urbane e in particolare delle periferie delle grandi città? b Quali organismi istituzionali e associazionistici combatterono la speculazione edilizia? c Quali realtà sono citate da Colarizi come esempi dei sacchi subiti dalle città? A chi se ne poteva far risalire la responsabilità? 489

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi