Dai fatti alla Storia - volume 3

L Italia della rinascita repubblicana | CAPITOLO 16 QUANDO 2 giugno 1946 Nascita della Repubblica italiana Una donna italiana al seggio elettorale in occasione delle votazioni del 1946, le prime in Italia aperte alle donne. incaricata di scrivere una nuova Costituzione. De Gasperi, in opposizione a questa proposta sostenuta da socialisti e comunisti, preferì ricorrere al referendum, chiamando il popolo a decidere. Il 2 giugno 1946 si tenne così il referendum istituzionale, al quale parteciparono le donne per la prima volta, grazie al suffragio universale introdotto nel 1945. I partiti proposero agli elettori le loro scelte: comunisti e socialisti si schierarono a sostegno della repubblica, i democristiani lasciarono libertà di scelta. La Repubblica vinse con il 54,3% dei voti (oltre 12 700 000) contro il 45,7% (oltre 10 700 000) della monarchia. Ancora una volta emerse la spaccatura del paese: il Nord sostenne il voto repubblicano, mentre il Sud confermò la sua adesione alla monarchia. Il re lasciò l Italia e andò in esilio in Portogallo. L ASSEMBLEA COSTITUENTE In concomitanza con il voto per il referendum, il popolo italiano era chiamato a eleggere i rappresentanti all Assemblea costituente, che vide l affermazione dei partiti di massa: la Democrazia cristiana ebbe il 35,2% dei voti, i socialisti il 20,7%, i comunisti del Pci il 19%. Il Partito d Azione di Parri fu gravemente penalizzato, ottenendo solo l 1,5% dei consensi, mentre raggiunsero il 2,8% dei voti i monarchici. A destra ebbe un suo temporaneo successo (5,3%) il Movimento dell uomo qualunque (da cui qualunquismo ), fondato dal giornalista e commediografo Guglielmo Giannini, che intendeva esprimere dissenso verso i partiti antifascisti usciti dalla Resistenza: la sua svalutazione della politica e l ambiguità di certi atteggiamenti populistici e di protesta gli permisero di catturare consensi nell elettorato diffidente verso le istituzioni, i partiti e le ideologie. LA COSTITUZIONE Con questi risultati De Gasperi poté formare il suo secondo governo di unità nazionale nel luglio 1946. L Assemblea costituente fu chiamata a redigere una nuova Costituzione che sostituisse lo Statuto albertino. L elaborazione del testo fu affidata a una commissione di 75 Composizione dell Assemblea costituente esperti che, attraverso discussioni approfondite e talvolta aspre, Partiti Risultato ma sempre improntate al rispetto delle idee, riuscirono a far Democrazia cristiana 35,2% (207 seggi) convergere tre grandi culture politiche: la cattolico-sociale, la liberal-democratica e la socialista. Illustri politici e studiosi Socialisti 20,7 % (115 seggi) contribuirono al testo della Costituzione e collaborarono per Partito comunista italiano 19% (104 seggi) armonizzare le molteplici proposte e gli orientamenti proveLiberali 6,8% (41 seggi) nienti dai partiti: l insieme di questi partiti politici, uniti dal Fronte dell Uomo Qualunque 5,3% (30 seggi) valore condiviso dell antifascismo, fu denominato arco coPartito Repubblicano 4,4% (23 seggi) stituzionale . Monarchici 2,8% (16 seggi) Il compromesso raggiunto fu di alto livello etico oltre che politico, in grado di porre il fondamento di regole e valori su Partito d Azione 1,4% (7 seggi) cui costruire la convivenza democratica del paese nell immeAltri partiti 2,7% (13 seggi) diato dopoguerra e negli anni a venire. La Carta costituzionale definì la natura parlamentare della Repubblica, con il riconoscimento dei fondamentali diritti civili e politici, la funzione dello Stato a servizio della persona, il principio di solidarietà nell economia e nella vita sociale. A tutela dell ordinamento democratico, essa proibiva la ricostituzione del Partito fascista. QUANDO La Costituzione, firmata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola 1° gennaio 1948 Entrata in (eletto nel 1946 dalla Costituente), entrò in vigore il 1° gennaio 1948. vigore della Costituzione italiana 467

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Dal Novecento a oggi