1 LA RICOSTRUZIONE

L Italia della rinascita repubblicana | CAPITOLO 16 1 Un abitazione di fortuna ricavata dalle rovine bombardate di un edificio a Milano. Manifesti elettorali in occasione delle elezioni del 1953. QUANDO 1946 Decreto di amnistia e indulto Pacificazione nazionale Amnistia Provvedimento concesso dal capo dello Stato, che estingue il reato e, se vi è stata condanna, dà luogo alla cessazione della stessa e delle pene inflitte; non estingue tuttavia la condanna. Indulto Provvedimento legislativo che interviene sull estinzione della pena inflitta a un condannato, la quale viene condonata in tutto o in parte. LA RICOSTRUZIONE UN QUADRO DESOLANTE Il quadro dell Italia all indomani della guerra mondiale nel 1945 presentava macerie, lutti, disastri materiali e morali. Il paese, uscito sconfitto, guardava intorno a sé le distruzioni lasciate da un conflitto voluto dal regime fascista, dittatoriale e liberticida, alleato del regime nazista, totalitario e assassino. I morti, i dispersi, i feriti e tutte le atroci sofferenze psichiche che hanno sempre accompagnato le guerre furono la triste eredità che l Italia (come gli altri paesi belligeranti) trovò alla ripresa della vita. Ogni autorità, all indomani del 1945, sembrò persa, ogni legame comunitario e ogni vincolo morale parvero sciolti. Il paese aveva vissuto negli ultimi due anni del conflitto (1943-45) una dura guerra civile, oltre a un regime di doppia occupazione militare che ne avevano fiaccato le energie (> C12.3). Ma proprio in quelle drammatiche condizioni, una parte della popolazione trovò le ragioni, attraverso la lotta resistenziale, per un riscatto che accomunasse tutti nel rifiuto delle dittature e offrisse la concreta speranza di veder rinascere una convivenza civile libera e democratica. LE DIVISIONI L Italia appariva segnata da profonde e laceranti divisioni. La prima era di natura politica. La conclusione del conflitto rappresentò, infatti, il momento in cui giunsero al culmine le fratture tra i fascisti, che in vario modo avevano partecipato attivamente al regime o comunque lo avevano sostenuto, e gli antifascisti, organizzati in gruppi di diversa ispirazione politica. Con il finire della guerra queste fratture si manifestarono tramite azioni vendicative messe in atto da ex partigiani che vollero rivalersi dei soprusi subiti per vent anni. La resa dei conti colpì esponenti del fascismo o sacerdoti cattolici complici del regime, come accadde in Piemonte e soprattutto in Emilia-Romagna. Meno cruenta fu la fase di epurazione, durante la quale si prevedeva di estromettere dai pubblici uffici coloro che avevano costituito i quadri amministrativi del regime fascista. Si trattò tuttavia di un operazione impossibile da portare a termine, in quanto l eliminazione di queste persone dagli apparati statali ne avrebbe comportato lo smantellamento. A quel punto il segretario del Pci Togliatti, divenuto ministro della Giustizia, emanò nel giugno 1946 un decreto di amnistia e indulto verso i reati politici e militari, che rappresentò una presa d atto di quella impossibilità oltre che un gesto di riconciliazione e pacificazione nazionale. Inoltre dal 1947, in concomitanza con l insorgere della guerra fredda, coloro che avevano collaborato con il fascismo furono utilizzati per contenere una eventuale espansione comunista all interno delle strutture statali. Un altra profonda divisione del paese consisteva nel divario fra Nord e Sud, che costituiva una frattura storica di lungo periodo. Essa stava a indicare le diverse condizioni di vita, il differente grado di sviluppo economico, sociale e culturale fra due parti del paese che non riuscivano a integrarsi adeguatamente. Differente appariva anche il sentimento politico: nel Nord si era manifestato nell impegnativo esperimento della Resistenza, praticamente poco rilevante nel Sud, vista l occupazione 465

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi