Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA John Fitzgerald Kennedy, 1961. Un esempio della segregazione esistente ancora in alcune parti degli Stati Uniti negli anni Sessanta: nella cittadina della Florida di Lakeland c erano panchine destinate alle persone di colore. 442 LA NUOVA FRONTIERA DI KENNEDY In questo rinnovato clima di aperture fu eletto nel 1961 John Fitzgerald Kennedy (1917-63), primo presidente cattolico degli Usa, molto brillante e dotato di un appeal televisivo che (secondo gli esperti di comunicazione) lo favorì nella corsa alla Casa Bianca contro l avversario repubblicano Nixon. Kennedy si fece portatore dell ideale sintetizzato nella formula della Nuova frontiera , che poneva grandi traguardi da raggiungere per gli Stati Uniti. In politica interna i suoi interventi cercarono di contrastare la discriminazione razziale, di ridurre le diseguaglianze sociali e la povertà; sul piano della politica estera investì notevoli risorse nella gara spaziale con l Urss (> C13.6) e negli aiuti ai paesi sottosviluppati per cercare di favorire un clima di distensione internazionale. Kennedy incontrò molti ostacoli nell attuare il suo programma politico, in particolare sulle questioni della parità di diritti e della segregazione razziale (> C7.1). Fortissime erano infatti le discriminazioni contro gli afroamericani nelle scuole, nei luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto, nel diritto di voto. Sebbene la Corte suprema nel 1954 l avesse dichiarata incostituzionale, la segregazione era molto diffusa, al punto che poteva ancora operare liberamente il Ku klux klan. Per queste ragioni si sviluppò nel corso degli anni Cinquanta, e si allargò successivamente, un movimento contro la discriminazione. Kennedy era ben consapevole che l immagine degli Usa come rappresentanti della libertà nel mondo non poteva conciliarsi con la presenza nel proprio paese di forme di discriminazione razziale al limite dello schiavismo. Agì presentando testi di legge che avviassero una qualche apertura, come l ammissione all università per gli studenti neri, ma incontrò la forte opposizione di un paese sostanzialmente indisponibile a una novità di questa portata. In politica estera si verificò una sorta di doppio circuito : a livello comunicativo Kennedy si presentò come l alfiere della pace e dell apertura al dialogo con l Urss, mentre sul piano delle politiche concrete contribuì ad accrescere gli arsenali nucleari e a finanziare l industria della difesa e degli armamenti, o ad appoggiare il Vietnam del Sud, dove inviò consiglieri militari contro il Vietnam del Nord. A causa di questi atteggiamenti ambigui ebbero inizio forme di dissenso in alcuni ambienti dell opinione pubblica statunitense, consapevoli della contraddizione fra propositi pacifisti e politiche militari.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi