INTERPRETARE LA STORIA - B. Etemad, Dopo la decolonizzazione

C14 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Bouda Etemad DOPO LA DECOLONIZZAZIONE Il processo di decolonizzazione ha provocato effetti sia sui paesi colonizzatori, sia su quelli colonizzati. = d¬ ¬ e da e ad ( . , e e d¬ ¬a de c ¬a ¬ e e , ¬ da¤a ¬ a a¤¤¬ che sono derivati ai paesi europei dall essersi liberati delle colonie che tenevano sotto il loro dominio. opo la Seconda guerra mondiale, in meno d un ventennio pressoché la totalità delle colonie di Asia, Africa e Oceania è pervenuta alla condizione giuridica di Stato indipendente. [...] In questo modo è stata fatta definitivamente giustizia dell idea, a lungo coltivata in Occidente, secondo la quale l emancipazione delle colonie avrebbe richiesto tempi molto lunghi. Oggi, non sussistono più che polveri di impero 1. Tra il 1938 e il 1995, la superficie dei possedimenti europei s è ridotta da 7 737 000 chilometri quadrati a 156 000, e la popolazione corrispettiva da ab¬ a ¬ a [...]. . ¬e nelle metropoli della stragrande maggioranza degli europei trasferitisi nelle colonie era una conseguenza umana prevedibile della decolonizzazione; molto meno lo era l emigrazione degli ex colonizzati verso le metropoli. Oggi, molti milioni di ex sudditi degli imperi coloniali lavorano in Francia, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Per l Europa, con la sua demografia stagnante e la tentazione di ripiegarsi su se stessa, questi immigrati e i loro discendenti sono un opportunità e un tormento. Come abbiamo detto, sul piano economico e sociale la fine degli imperi coloniali non ebbe le conseguenze che ci si attendeva. Non scatenò gravi crisi nelle metropoli europee. Né la perdita dell Indonesia, perla dell impero olandese, né quella dell Algeria, miglior cliente della Francia, né quella dell India, il più bel gioiello della Corona britannica, né quella del Congo, decima provincia del Belgio, né quella di Angola e Mozambico, colonie dalle quali il Portogallo era convinto di non potersi separare senza perdere la propria identità, ebbero gli effetti catastrofici che alcuni temevano da queste rotture. Al contrario, l Europa colonizzatrice, liberata dai suoi obblighi di sovranità oltremare e, soprattutto, sostenuta da una congiuntura favorevole, avrebbe conosciuto con i Trenta gloriosi 2 una fase eccezionale di crescita economica. A dimostrazione che l emancipazione dei popoli colonizzati di Asia e di Africa non era sinonimo di rifiuto dell Occidente, il Terzo mondo, uscito dalla decolonizzazione e preoccupato di D colmare il proprio ritardo economico, accetterà la cooperazione proposta da questa Europa in cammino verso una prosperità inattesa. Impegnandosi nel favorire lo sviluppo, le ex potenze coloniali ebbero modo di verificare che il bilancio della decolonizzazione non era per loro complessivamente negativo. Dichiarando che l assistenza si imponeva come un dovere morale di solidarietà e che si trattava d una questione d onore, non fecero altro che riprendere il discorso coloniale del periodo tra le due guerre. [...] In materia di aiuto allo sviluppo, le ex potenze coloniali europee sono oggi tra le più generose o le meno tirchie , e i paesi ex coloniali i principali beneficiari. Tramite l aiuto, l assistenza tecnica e gli scambi, nuovi rapporti hanno sostituito i vecchi legami di dipendenza. Resta tuttavia una domanda: la dipendenza economica o neocolonialismo ha sostituito il dominio politico formale? I tempi delle decolonizzazioni, in AA. VV., Storia d Europa, vol. 5, L Età contemporanea. Secoli XIX-XX, Einaudi, Torino 1996 1 polveri d impero: l autore qui allude ai residui, e ristretti, territori che alcune ex potenze coloniali continuano a governare direttamente. 2 Trenta gloriosi: ¬ a a de e e ¬ . COMPRENDERE E INTERPRETARE a Per le potenze europee, quali furono gli effetti della decolonizzazione dal punto di vista demografico? b In base a quali ragioni, l autore ritiene infondati i timori provati dalle potenze coloniali a proposito del processo d indipendenza delle loro colonie? 431

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi