LA FONTE - L’esito della conferenza di Bandung

SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA LA FONTE L esito della conferenza dl Bandung La conferenza afro-asiatica di Bandung segnò la nascita del Terzo mondo. Qui è riportata una parte del documento programmatico elaborato a conclusione della conferenza dai paesi aderenti. La conferenza [ ] ha esaminato i mezzi grazie ai quali i popoli dei paesi rappresentati possono realizzare la più stretta cooperazione economica, culturale e politica. A. Cooperazione economica [ ] sulla base degli interessi reciproci e del rispetto della sovranità nazionale. Le proposte concernenti la cooperazione economica fra i paesi partecipanti non escludono l eventualità o la necessità di una cooperazione con i paesi che si trovano al di fuori della zona afroasiatica [ ]. B. Cooperazione culturale 1. [ ] Malauguratamente i contatti culturali fra i paesi asiatici e africani sono stati interrotti nel corso dei secoli passati. I popoli dell Asia e dell Africa sono ora animati da un sincero desiderio di rinnovare i loro contatti culturali e di svilupparli ulteriormente [ ]. C. Diritti dell uomo e autodecisione 1. [ ] La conferenza dichiara di approvare totalmente il principio del diritto dei popoli e delle nazioni a disporre di se stessi [ ]. G. La conferenza afro-asiatica ha ansiosamente preso in considerazione la questione della pace mondiale e della cooperazione. [ ] A questo riguardo, tutti i paesi dovrebbero cooperare, soprattutto con la mediazione delle Nazioni Unite [ ]. Ciò contribuirà a rispondere ai particolari bisogni dell Asia e dell Africa, avendo essa una urgente necessità di progresso sociale e di un migliore tenore di vita, e di una maggiore libertà. Libertà e pace sono interdipendenti. [ ] Dieci princìpi 1. Rispettare i fondamentali diritti umani in conformità con i fini e i princìpi della Carta delle Nazioni Unite; [ ] 6. a) Rifiuto di ricorrere a sistemi di difesa collettiva destinati a servire i particolari interessi delle grandi Potenze, quali che esse siano; b) Rifiuto da parte di una qualsiasi Potenza di esercitare una pressione su altre; 7. Astensione da atti o da minacce di aggressione o dall impiego della forza contro l integrità territoriale o l indipendenza politica di un paese [ ]. E. Ancheri, La diplomazia contemporanea (1815-1956), Cedam, Padova 1959 424 Per un efficace cooperazione in ambito economico i paesi asiatici e quelli africani si impegnano ad aiutarsi reciprocamente, anche per ridurre al minimo l eventuale ricorso pur previsto a capitali di paesi ricchi, dai quali si vuole invece marcare la distanza per scongiurare nuove forme di dipendenza. Il controllo esercitato dalle potenze coloniali ha costretto le culture asiatiche e africane a interrompere i contatti che storicamente avevano animato i due continenti. La ricerca della pace nel mondo contribuisce a realizzare il progresso sociale in Asia e in Africa, in base alla consapevolezza che i conflitti hanno sempre impoverito i paesi coinvolti. I popoli che hanno subito lo schiavismo coloniale possono comprendere meglio di altri quanto la libertà sia essenziale per costruire un mondo in cui si affermi una pacifica coesistenza. Il Comunicato si conclude con l elenco di 10 princìpi (qui se ne riportano solo 3) in cui si preannuncia l idea del non allineamento, ovvero il rifiuto di seguire gli interessi delle grandi potenze. Tutto ciò nel rispetto dei diritti dell uomo e del principio di autodeterminazione dei popoli (vedi punto C) garantiti dalla Carta delle Nazioni Unite. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Per quali motivi libertà e pace vengono viste come dipendenti l una dall altra? 2 Quali sono i termini che ricorrono più frequentemente nel documento riportato? Per quali motivi? Fai un analisi anche alla luce di quanto discusso nel capitolo.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi