Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA Parata a Budapest nel 1948, alla presenza del presidente ungherese Zolt n Tildy e del generale sovietico Vladimir Kurasov. Tildy fu l ultimo presidente ungherese prima della conquista del potere da parte dei comunisti e la nascita delle Repubblica popolare d Ungheria. QUANDO 1948 Uscita della Iugoslavia dal Cominform LE DEMOCRAZIE POPOLARI EUROPEE Intanto nell Europa dell Est, nelle zone occupate dall Armata rossa alla fine del conflitto, si erano costituiti dei regimi sul modello sovietico, chiamati, come abbiamo detto, democrazie popolari . Con la formazione di alleanze politiche fra socialisti e comunisti, la Cecoslovacchia, la Polonia e l Ungheria formarono governi democratici e nazionali che furono immediatamente sottoposti alle rigide norme del socialismo sovietico (si usa in questi casi il termine normalizzazione per indicare il passaggio da una possibile forma di pluralismo politico alla subordinazione del partito comunista locale al Pcus, il Partito comunista sovietico). Per liberarsi da ogni opposizione il regime sovietico fece ricorso anche a processi costruiti appositamente contro chi non aderiva all ortodossia del Pcus; alcune misteriose morti di personalità sgradite a Mosca destarono numerosi sospetti. Soltanto la Iugoslavia riuscì a tirarsi fuori da questa cappa di subordinazione, grazie al prestigio del maresciallo Tito, che aveva guidato la Resistenza iugoslava alla liberazione dall occupazione nazifascista senza l aiuto dell Armata rossa e che era diventato il nuovo capo del paese (> C12.1). Forte di questa posizione, la Iugoslavia aveva potuto accettare gli aiuti del piano Marshall, dimostrando di non sentirsi affatto succube di Mosca. A maggior riprova dell autonomia e delle divergenze tra Stalin e Tito, nel giugno 1948 la Iugoslavia abbandonò il Cominform, divenendo il primo paese comunista a individuare una via di socialismo diversa da quella sovietica. Il modello iugoslavo apparve infatti come una possibile terza via fra capitalismo e socialismo, caratterizzato dalla ricerca di equilibrio tra economia pianificata e presenza di un mercato libero che favorisse la società dei consumi. IL GIAPPONE Il trauma delle bombe atomiche, che avevano decretato la sconfitta militare del Giappone (> C12.4), ridimensionò il suo ruolo internazionale. Gli Stati Uniti imposero la loro amministrazione nel paese occupandolo militarmente fino al 1952. Il generale Douglas MacArthur, cui fu affidata l amministrazione, si impegnò a dare un volto più moderno al Giappone: furono proposte riforme sociali, favorendo i contadini con la distribuzione di terre, e si incoraggiarono le liberalizzazioni commerciali con la ripresa industriale. Insomma, gli Stati Uniti capirono che occorreva tenere il Giappone nella sfera d influenza occidentale per sottrarlo a ogni possibile deriva comunista. Gli investimenti americani fatti in Giappone ripagarono lo sforzo compiuto, visto che il processo di sviluppo economico avviato sul finire degli anni Quaranta portò a risultati notevoli nel decennio successivo. Anche l opera di epurazione delle forze armate e dei pubblici funzionari fu indirizzata verso una apertura democratica. L imperatore Hirohito rimase comunque al suo posto senza essere toccato da questo rinnovamento. RICAPITOLANDO 1 Quali sistemi politici adottarono i paesi dell Europa occidentale dopo la Seconda guerra mondiale? 2 Come fu affrontato dagli Usa il tentativo di prendere pieno possesso di Berlino da parte dell Urss? 3 In quali paesi nacquero democrazie popolari sotto l influenza sovietica? 4 Quale politica adottarono gli Stati Uniti in Giappone? 394

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi