Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA Le due Germanie Mare del Nord Poster di propaganda stalinista del 1951. Mar Baltico menti e beni di prima necessità Berlino Ovest. L operazione durò quasi un anno ed ebbe una straordinaria risonanza, che mise in cattiva luce l Urss rispetto all opinione pubblica mondiale. Il successo del ponte aereo mostrò la durezza dell atteggiamento sovietico e nello stesso tempo la capacità di resistenza del fronte alleato: ciò decretò la fine delle ambizioni staliniane di estendere la propria influenza anche sull area occidentale. Quando il blocco fu tolto, nel maggio 1949, il risultato fu la nascita delle due Germanie: a ovest la Repubblica federale tedesca (Rft) con capitale Bonn, sotto la guida del cancelliere cristianodemocratico Konrad Adenauer; a est, qualche mese dopo, la Repubblica democratica tedesca (Rdt) con capitale Berlino Est, guidata da un capo comunista, Walter Ulbricht. LA NASCITA DELLE DUE SUPERPOTENZE Con la fine della Seconda guerra mondiale si erano ben delineate le forze di Usa e Urss a livello militare. L una e l altra si affermarono come superpotenze di gran lunga superiori a tutte le altre, visto il declino di paesi tradizionalmente forti come Francia e Regno Unito, ma soprattutto per il fatto che l Urss, come vedremo successivamente, dal 1949 si dotò della bomba atomica. Grazie alla loro forza militare i due paesi divennero i punti di riferimento di due ideologie e due sistemi socio-economici contrapposti: il liberalismo capitalista da un lato, il socialismo pianificato dall altro. Con il proposito di affermare il proprio modello a livello globale, Usa e Urss entrarono in competizione non più attraverso il ricorso alle armi (almeno entro certi limiti), ma con i risultati economico-sociali raggiunti nei paesi che gravitavano nella loro sfera d influenza e con la forza persuasiva dei rispettivi modelli. In questa competizione a cui, come abbiamo visto, fu dato il nome di guerra fredda , l Unione Sovietica poteva rivendicare e far pesare il merito di aver fatto arretrare le truppe naziste sul fronte orientale con una profonda ed efficace azione militare, risultando determinante per la vittoria degli Alleati (> C12.4); inoltre era il paese che aveva sacrificato più vite umane nel corso del conflitto, oltre 20 milioni di persone. IL FASCINO DI STALIN FRA MITO E REALT Il fascino dell esempio comunista, immaginato come modello in grado di superare le contraddizioni del capitalismo (destinato, nella visione comunista, a un inevitabile crollo), fece il giro del mondo, conquistando spesso le masse popolari in cerca di affermazioni sociali e politiche. In realtà il sistema comunista soffriva di incoerenze tra i princìpi professati e le concrete situazioni politiche. In Unione Sovietica Stalin continuò ad alimentare il sistema repressivo (> C9.3) che aveva messo in atto con 392

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Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi