LA FONTE - Le aspirazioni imperialistiche tedesche

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI LA FONTE Le aspirazioni imperialistiche tedesche Il brano, tratto da uno scritto del cancelliere tedesco Bernard H. von B low e pubblicato nel 1914, mette in evidenza la logica imperialista che portò la Germania verso la Grande guerra. Sotto la spinta decisamente militarista del kaiser Guglielmo II e sostenuto dall impetuoso sviluppo industriale ed economico, il Secondo Reich tedesco promosse una politica estera aggressiva. In questo brano von B low manifesta lucidamente le ragioni per cui, secondo lui, la Germania dovrà farsi spazio nelle dispute per la spartizione del mondo, come se fosse un atto dovuto. Il documento rappresenta una chiara prefigurazione dell idea di spazio vitale che percorrerà ancora tragicamente la storia tedesca. La Germania [ ] che, dopo tre guerre gloriose, entrava a far parte della società degli Stati d Europa e reclamava ciò che le era dovuto alla mensa mondiale riccamente imbandita, fu considerata alla stregua d un intrusa. [ ] Nessuna potenza aveva desiderato la rinascita nazionale della Germania e tutte avrebbero preferito impedirla, così come avvenne. Non c è da stupirsi se la nuova potenza non fu salutata con gioia, ma anzi fu considerata quale ospite sgradito. [ ] Nell imperatore Guglielmo la nazione trovò un condottiero che, con occhio sicuro e tenace volontà, la guidò sulla nuova via. Con lui noi abbiamo percorso le vie della politica mondiale. Non come conquistatori fra avventure e litigi. Abbiamo avanzato adagio, non abbiamo permesso che influenzassero il nostro passo l impazienza e l ambizione, ma soltanto gli interessi e i diritti che dovevamo pretendere e mantenere. Nel 1871 il nuovo Impero Germanico raccoglieva entro i suoi confini 41 058 792 abitanti. Essi trovavano lavoro e nutrimento in patria, meglio e più facilmente di prima, sotto l egida della rinforzata potenza nazionale, colle condizioni di traffico facilitate sotto molti aspetti dalla fondazione dell impero, coi vantaggi della legislazione generalizzata a tutta la Germania. Ma nel 1900 la popolazione era salita a 56 367 178 e oggi ha oltrepassato i 65 milioni. Questa gigantesca popolazione non poteva esser nutrita come in antico, dall impero nei suoi confini. L aumento di popolazione impose un problema importantissimo alla vita economica e quindi anche alla politica tedesca. B. H. von B low, Germania imperiale, Edizioni Studio Tesi, Pordenone 1994 Il cancelliere, ricorrendo alla memoria delle vittoriose guerre condotte dalla Germania nel recente passato, nota che c è stata una precisa esclusione della sua patria dall agone politico internazionale. E insiste con termini come intrusa o ospite sgradito per far comprendere come questa esclusione sia stata volutamente perseguita dalle potenze che vedevano in essa una pericolosa concorrente per la spartizione dei territori coloniali. La politica tedesca non è stata mossa da ambizione, ma da un preteso diritto che appare, nello scritto del cancelliere, come qualcosa di fatale e predestinato, oltre che legittimo. L enorme sviluppo della popolazione tedesca fra il 1870 e il 1914 spinge la Germania a ottenere territori in cui ricollocare le persone. Per ottenere questi territori, von B low fa intendere implicitamente che l Impero tedesco sarebbe costretto a optare per una soluzione militare, vista la continua esclusione della Germania nelle contese internazionali da parte delle altre potenze europee. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Fai una sintesi delle ragioni che sostengono la politica imperialista dell Impero tedesco, presenti nel testo di von B low. 2 Rintraccia, con l aiuto del docente, l importanza che ebbe nella storia della Germania il discorso politico incentrato sull idea di spazio vitale . 38

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi