2 LA CADUTA DEL FASCISMO IN ITALIA E L’ARMISTIZIO

La Resistenza e la vittoria degli Alleati | CAPITOLO 12 RICAPITOLANDO 1 Come agirono e da chi erano guidati i movimenti di Resistenza in Francia e in Iugoslavia? 2 Come veniva condotta la lotta al regime nazista in Germania? Un altra figura che assunse un carattere eroico nel contesto di terrore interno prodotto dal regime nazista fu quella del teologo luterano Dietrich Bonhoeffer. Arrestato nel 1943 per aver condotto attività di resistenza al nazismo (fino a teorizzare l uccisione di Hitler stesso) scrisse in prigione le sue riflessioni (Resistenza e resa) sull importanza di mantenersi fedeli alle proprie convinzioni religiose e morali, in opposizione a quanto faceva la chiesa filonazista dei cristiani tedeschi . Nel 1945, a 39 anni, fu impiccato dai nazisti. 2 QUANDO 10 luglio 1943 Sbarco alleato in Sicilia QUANDO Marzo 1943 Scioperi nelle fabbriche contro il regime Operai torinesi in sciopero contro il regime fascista, 1943. LA CADUTA DEL FASCISMO IN ITALIA E L ARMISTIZIO LO SBARCO IN SICILIA Come stabilito nella conferenza di Casablanca (> C11.8), il 10 luglio 1943 gli Alleati lanciarono l attacco all Italia ( operazione Husky ), invadendo la Sicilia con un nutrito schieramento di uomini e armi. Le truppe italiane, assolutamente inconsistenti, non opposero resistenza. I soldati si rifiutarono di combattere, sbandandosi e abbandonando i posti di combattimento. Anche la popolazione, che aveva patito negli ultimi tempi sofferenze sempre maggiori, vide di buon occhio l arrivo degli Alleati. A metà agosto l isola era in mano anglo-americana. LA CRISI DEL REGIME FASCISTA L apertura del fronte italiano rappresentò per il regime fascista l inizio della fine. Sempre più screditato dalle continue sconfitte in guerra, Mussolini era ormai incapace di dare risposte a una popolazione che stava esprimendo finalmente in modo visibile il malcontento per le condizioni di vita sotto il regime. Il segnale più evidente di questo disagio si era manifestato negli scioperi del marzo 1943, quando molte città del Nord, in primo luogo Torino, furono attraversate dalla protesta operaia: era la prima volta dall avvento del fascismo. All origine della diffusa insofferenza vi erano vari fattori: le poche scorte di cibo, l elevato costo dei prodotti di prima necessità e, ancor più, i continui bombardamenti alleati che stavano terrorizzando la popolazione. Mentre i partiti e gli organismi antifascisti si andavano riorganizzando, la situazione del regime precipitò. La possibilità di una sostituzione di Mussolini al potere fu presa in seria considerazione dagli ambienti monarchici e conservatori, dai vertici militari (esercito e carabinieri), dagli industriali (interessati a salvaguardare le proprie strutture produttive), da quei gerarchi fascisti che intendevano sganciarsi dall alleanza con la Germania. L obiettivo era portare il paese fuori dalla guerra con il minor danno possibile, e si cominciò a immaginare anche una pace separata da concludere con le forze alleate. 345

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi