Dai fatti alla Storia - volume 3

Lo scoppio della Seconda guerra mondiale e la Shoah | CAPITOLO 11 QUANDO 20 gennaio 1942 Conferenza di Wannsee Il trasporto degli ebrei e degli altri prigionieri avveniva su carri bestiame. Nella foto si vede un gruppo di donne e bambini ebrei ungheresi al loro arrivo ad Auschwitz. Zyklon B era il nome della sostanza tossica immessa nelle camere a gas; si trattava di acido prussico, un antiparassitario in forma di cristalli che, a contatto con l umido, esalava vapori letali in grado di bloccare la respirazione. Nella fotografia latte esauste dei cristalli di Zyklon B rinvenute ad Auschwitz. LA SCELTA DELLA SOLUZIONE FINALE Nella fase successiva, il nazismo si volse senza esitazioni verso la scelta dello sterminio di massa degli ebrei. Il 20 gennaio 1942 nei pressi di Berlino si tenne la conferenza di Wannsee, durante la quale si predispose la soluzione finale del problema ebraico . Heydrich, davanti a importanti funzionari e ufficiali della gerarchia nazista, discusse sulla possibilità di deportare verso est le centinaia di migliaia di ebrei residenti nei paesi alleati o occupati. Si affrontò anche il problema di come accelerare le operazioni, cosa impossibile con il sistema fino ad allora adottato. Tra i presenti alla riunione c era Adolf Eichmann, un ufficiale che ricevette l incarico di rendere il sistema di deportazione il più efficiente possibile, organizzando il traffico dei treni con cui trasportare da tutta Europa gli ebrei nei lager nazisti. Himmler si occupò invece della ricerca dei metodi più veloci e adeguati per realizzare lo sterminio. Dopo aver provato anche i gas di scarico dei camion per asfissiare i prigionieri, il sistema più efficace si rivelò quello delle camere a gas, sale simili a docce, dove i prigionieri erano condotti e uccisi tramite l esalazione di un gas letale che ne saturava l aria. Il regime nazista impegnò notevoli energie e risorse per conseguire l obiettivo della distruzione degli ebrei, sottraendole anche agli urgenti bisogni delle truppe dispiegate nei vari fronti di guerra, a dimostrazione di quanto fosse prioritaria e urgente la questione ebraica nell ambito della complessiva visione nazista. I CAMPI DI STERMINIO L ultima fase nel percorso di progressiva e metodica eliminazione degli ebrei fu caratterizzata dalla creazione di un universo concentrazionario che ebbe nei lager il luogo di sistemazione e definizione. Esistevano già i campi di concentramento, dove, sin dal 1933, il nazismo collocò i prigionieri politici, i dissidenti, gli asociali. Si ricorderanno tra questi i campi di Dachau, Buchenwald, Ravensbr ck, Mauthausen, Bergen Belsen. Solo con il crescere esponenziale degli ebrei, man mano che aumentarono le zone di occupazione tedesca, si rese necessario il passaggio ai centri di sterminio (Vernichtungslager), veri e propri luoghi della morte , in cui era possibile uccidere migliaia di ebrei al giorno. I nazisti ne realizzarono sei: Treblinka, Sobibor, Belzec, Maidanek, Chelmo e Auschwitz. 331

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Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi