Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE QUANDO Maggio 1939 Patto d acciaio LA VIGILIA DELLA GUERRA A maggio del 1939 i ministri degli Esteri d Italia e Germania, Galeazzo Ciano e Joachim von Ribbentrop, sottoscrissero il patto d acciaio, un alleanza militare tra i due paesi che li impegnava a prestarsi appoggio reciproco in caso di guerra. Hitler, nel frattempo, avviò la sua nuova mossa sullo scacchiere orientale d Europa, per ottenere il corridoio di Danzica , lo spazio polacco che separava la Prussia orientale dal Reich e in cui viveva una consistente comunità di origine tedesca. Offrì, dunque, alla Polonia la possibilità di entrare a far parte del patto antiComintern, in funzione antisovietica. Joachim von Ribbentrop, Galeazzo Ciano, Adolf Hitler e Hermann G ring si affacciano dal balcone della cancelleria tedesca a Berlino per celebrare la sottoscrizione del patto d acciaio, il 22 maggio 1939. QUANDO 25 agosto 1939 Accordo tra Polonia e anglo-francesi QUANDO 23 agosto 1939 Patto di non-aggressione fra Germania e Urss 316 Di fronte al rifiuto dei governanti polacchi, scattò l ultimatum di Hitler, che pretese la cessione del corridoio . Francia e Gran Bretagna, a questo punto, dopo aver avviato preparativi militari e sottoscritto il 25 agosto accordi con la Polonia in cui le davano garanzie di sostegno nel caso di un attacco bellico, annunciarono di essere pronte a intervenire se fosse stata minacciata l indipendenza polacca: era la fine della politica dell appeasement e il risveglio della consapevolezza di fronte alla realtà. Questa chiara presa di posizione fece comprendere a Hitler che una guerra contro la Polonia avrebbe implicato il coinvolgimento anglo-francese, e decise una mossa a sorpresa che spiazzò tutti: tentò un accordo, sia pure temporaneo, con l Urss di Stalin. L ACCORDO TRA HITLER E STALIN Il 23 agosto 1939 i due ministri degli Esteri, Joachim von Ribbentrop e Vjac eslav Michajlovic Molotov, firmarono un patto di non-aggressione da cui entrambi ricavavano vantaggi: per Hitler significò la possibilità di avviare la guerra in un unica direzione, senza doversi guardare le spalle dalla minaccia bolscevica, che comunque sarebbe stata presa in considerazione in tempi successivi, essendo pur sempre il comunismo (insieme con l ebraismo) il nemico finale; per Stalin il patto era giustificato, oltre che dalla diffidenza verso il mondo capitalistico francese e inglese, dalle condizioni di arretratezza e di impreparazione alla guerra da parte dell Urss, così da avere maggior tempo a disposizione per preparare l industria bellica e l esercito. Fu inoltre stipulato un protocollo segreto, allegato al patto, che stabiliva le zone d influenza, sia sulla Polonia sia sull intera area orientale d Europa. Insomma, una vera spartizione, che tranquillizzò Stalin. L accordo tra due potenze così lontane ideologicamente e politicamente provocò un profondo senso di smarrimento tra gli antifascisti di tutto il mondo. In questo crescendo di esasperazioni, conflitti e forzature dell assetto europeo, la guerra era ormai alle porte.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi