3 IL NAZIONALISMO ITALIANO E LA POLITICA ESTERA

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI 3 Retorica Il termine, oltre a indicare l arte di parlare e scrivere in modo ricercato ed efficace, ha anche un significato dispregiativo in base al quale si indica un modo artificioso di comunicare, mirato a convincere chi ascolta. IL NAZIONALISMO ITALIANO E LA POLITICA ESTERA LE ASPIRAZIONI DI GRANDEZZA DELL ITALIA GIOLITTIANA Alla ricorrenza del 50° anniversario dell Unità, nel 1911, l Italia celebrava se stessa come un paese smanioso di presentarsi sulla scena internazionale con aspirazioni coloniali: attraverso una intensa retorica patriottica si solleticavano le aspirazioni di grandezza e si alimentavano le ambizioni verso una politica imperialista. Per inseguire questi obiettivi la diplomazia italiana si mosse anche al di fuori della Triplice Alleanza, il patto al quale aderiva l Italia insieme all Impero tedesco e all Impero austro-ungarico, firmato nel 1882 per far uscire il paese dall isolamento internazionale. Inaugurazione del Vittoriano (intitolato così in onore di Vittorio Emanuele II) per celebrare il 50° anniversario dell Unità d Italia, 4 giugno 1911. Lo dimostrò il tentativo riuscito di avvicinamento alla Francia, che portò a un accordo nel 1902 con il quale i due paesi riconobbero reciproche sfere di influenza nel Nord Africa: la Francia sul Marocco e l Italia sulla Libia. Non mancava tuttavia la diffusa sensazione che l Italia fosse considerata una potenza di secondo rango, come accadde in occasione dell annessione della Bosnia-Erzegovina nel 1908 da parte austriaca, in relazione alla quale l Italia non fu neanche consultata. Ciò fece crescere, in alcuni ambienti della società italiana, un sentimento di rivalsa e di esaltazione della nazione contro, a loro dire, lo svilimento di cui era fatta oggetto. Si individuarono anche i primi responsabili: Giolitti e la degenerazione del suo sistema di potere. Peraltro, la grande fuga migratoria che stava costringendo milioni di italiani a lasciare il paese era vista come una profonda debolezza che svalutava ulteriormente la nazione, togliendole ricchezza e vigore, a vantaggio della ricchezza altrui. A farsi portatori di questo malessere furono piccoli ma agguerriti gruppi di intellettuali che scrivevano su riviste e periodici caratterizzati da un radicale antigiolittismo, come La Voce e Leonardo , entrambe fondate da Giuseppe Prezzolini e Giovanni Papini. Irredentismo Movimento politico che si batte per l annessione dei territori culturalmente legati a uno Stato, ma che sono sotto il controllo politico di un altro Stato. Nel Risorgimento italiano il termine fa riferimento ai movimenti che si battono per l annessione dei territori italiani rimasti sotto il controllo austro-ungarico: Trentino Alto-Adige, Venezia Giulia, Fiume, Dalmazia. 28 I NAZIONALISTI Con questi toni accesi e con polemiche che ebbero un rilevante impatto nel paese, provò a fare i suoi primi passi il nazionalismo italiano, destinato a incidere profondamente e a lungo sulle vicende nazionali. Nel 1910 lo scrittore Enrico Corradini fondò l Associazione nazionalista italiana. Al suo interno confluì un variegato insieme di differenti culture politiche: erano presenti esponenti della destra che ambivano a conquiste coloniali, ma anche irredentisti di ispirazione garibaldina, fino ai conservatori più estremisti. Il movimento fin dalle origini fu caratterizzato da una forte avversione nei con-

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi