MI PREPARO ALL’ORALE

C8 | MI PREPARO ALL ORALE LA COSTRUZIONE DELLO STATO TOTALITARIO > 8.1 Mussolini, attraverso una serie di leggi, demolì la struttura dello Stato liberale e il governo fascista assunse la forma tipica della dittatura. Furono accentuate le misure liberticide con l abolizione della libertà di stampa e del diritto di sciopero; vennero introdotti la pena di morte e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato; furono sciolti i partiti a esclusione del Pnf. Nelle elezioni-farsa del 1929 Mussolini ottenne il 98% dei consensi avviando, di fatto, il regime totalitario. > 8.2 I rapporti di lavoro furono definiti con la Carta del lavoro del 1927 a vantaggio delle classi imprenditrici. Attraverso processi graduali, Mussolini nel 1939 istituì la Camera dei fasci e delle corporazioni. In campo economico Mussolini scelse una strategia di intervento dello Stato per conseguire obiettivi come la rivalutazione della lira, l autosufficienza cerealicola e il recupero delle terre incolte. Lo Stato fascista si fece carico delle perdite delle imprese istituendo l Imi, per erogare prestiti alle industrie, e l Iri, acquisendo la partecipazione azionaria delle imprese in crisi. Una politica di lavori pubblici favorì l occupazione e l ammodernamento del paese. Inoltre, nel 1936, il fascismo avviò la politica autarchica nel tentativo di rendere autonoma l Italia in alcuni settori produttivi e alimentari. > 8.3 Obiettivo fondamentale del regime fu la fascistizzazione delle masse e a tal fine furono create organizzazioni giovanili maschili e femminili, associazioni per il dopolavoro e a sostegno del mondo femminile al fine di incentivare le funzioni domestiche delle donne nel ruolo di mogli e madri. Anche i mezzi di comunicazione di massa furono fascistizzati con un apposito ministero (Minculpop). 250 Audio RIPASSO Particolare attenzione fu riservata alla scuola con la riforma del ministro Gentile nel 1923 e con il tentativo di controllare anche il mondo accademico. > 8.4 Nei confronti della Chiesa il regime concluse l accordo dei Patti lateranensi del 1929, che prevedeva il riconoscimento dello Stato italiano da parte della Santa Sede, una convenzione finanziaria e un concordato. IL FASCISMO E I SUOI ALLEATI > 8.5 In politica estera l Italia fascista portò a termine la conquista dell Etiopia nel 1936 con l obiettivo di dare al paese un maggiore ruolo a livello internazionale, suscitando però la condanna da parte della Società delle Nazioni, che inflisse delle sanzioni anche se non particolarmente gravose. Il fascismo raggiunse in quel momento il massimo del consenso nazionale, trovando anche l appoggio della Germania nazista con la quale siglò prima l asse RomaBerlino e poi il patto d acciaio . > 8.6 Mussolini decise di intraprendere provvedimenti razzisti verso le popolazioni africane sottomesse. Nel 1938, invece, furono varate le leggi per la difesa della razza con provvedimenti discriminatori contro gli ebrei, come il divieto dei matrimoni misti e l esclusione dalle istituzioni pubbliche. L ANTIFASCISMO > 8.7 Di fronte a un regime sempre più repressivo si organizzò un fronte antifascista che operò dall estero, in particolare da Parigi, dove si costituirono la Concentrazione antifascista nel 1926 e Giustizia e Libertà nel 1929; inoltre altri poli di aggregazione furono costituiti da comunisti e da cattolici. Nel 1934 un fronte unico tentò di raccogliere tutte le forze antifasciste che daranno vita alla Resistenza.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi