Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE La guerra in Etiopia LA CONQUISTA DELL ETIOPIA Mussolini confidò, dunque, di potersi muovere liberamente e il 3 ottobre 1935 Mar Nero diede il via all invasione. Il maresciallo d Italia Pietro Badoglio e il generale Rodolfo Graziani ebbero a loro dispoMar Medit sizione ingenti quantità di uomini erraneo (400 000) e di mezzi, tra cui anche i gas canale di Suez tossici, di cui fecero notevole uso con l autorizzazione di Mussolini. L attacco, durato circa sette mesi, fu accompagnato da una serie di manifestazioni in patria. Mussolini, riprendendo tematiche e linguaggi dai suoi trascorsi di socialista rivoluzionario, parlò di una lotta tra capitalisti e proletari, per cui le nazioni proletarie , tra cui l Italia, dovevano Oceano opporsi alle cosiddette nazioni plutoIndiano cratiche (ovvero capitaliste, come Francia e Gran Bretagna), in uno scontro che doveva ristabilire un nuovo ordine geCarta INTERATTIVA rarchico a livello internazionale. L Italia doveva rivendicare quel posto al sole che Mussolini richiamava nei frequenti discorsi nelle piazze italiane inneggianti alla scelta imperialista. Il successo di questa campagna fu notevole soprattutto fra le classi popolari, che si aspettavano vantaggi dalla conquista delle terre d oltremare; ma anche la grande industria appoggiò la scelta perché ripartirono le commesse per la produzione bellica. Il 6 maggio 1936 avvenne l entrata vittoriosa di Badoglio in Addis Abeba, la capitale etiope, con la messa in fuga del negus (imperatore) Hailé Selassié. Il 9 maggio 1936 Mussolini proclamò con toni enfatici: «la riapparizione dell imQUANDO pero sui colli fatali di Roma . Con la nascita dell Africa orientale italiana, il re 3 ottobre 1935 Invasione italiana dell Etiopia Vittorio Emanuele III assunse il titolo di imperatore d Etiopia. In quel momen1936 Nascita dell Africa to le espressioni di entusiasmo e di consenso al regime fascista raggiunsero verorientale italiana tici che non si sarebbero mai più visti. Ritratti di Vittorio Emanuele III e di Mussolini sono appesi alle case delle città etiopi, dopo la vittoria italiana. 242

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Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi