4 IL FASCISMO E LA CHIESA

SEZIONE B | TOTALITARISMI E CRISI DELLE DEMOCRAZIE 4 TI RICORDI? Nel 1870 le truppe del Regno d Italia entrarono a Roma e conquistarono i territori dello Stato della Chiesa, lasciando al pontefice il controllo del Vaticano. Il parlamento italiano nel 1871 approvò la Legge delle Guarantigie , che regolava unilateralmente i rapporti fra i due Stati, ma che il papa contestò, tanto da non riconoscere il nuovo Regno d Italia. QUANDO 11 febbraio 1929 Patti lateranensi IL FASCISMO E LA CHIESA IL CONFRONTO TRA FASCISMO E CHIESA Molto travagliato fu il rapporto con la Chiesa cattolica, in quanto il regime si pose in esplicita competizione con essa, tentando di occupare lo spazio della formazione delle persone che la Chiesa da sempre rivendicava per sé. Si trattò del più importante ostacolo incontrato dal regime fascista nel percorso di realizzazione dello Stato totalitario. La fitta rete delle parrocchie, le organizzazioni ecclesiastiche (su tutte Azione cattolica), i centri assistenziali, i luoghi di culto e di incontro spirituale, i centri di natura culturale e religiosa rappresentavano una forza d urto insormontabile, verso la quale Mussolini non poté agire in modo duro, per non entrare in conflitto con la Chiesa. Da qui la necessità di cercare un dialogo con la Santa Sede, venendole incontro su esigenze specifiche. Una di queste fu la risoluzione della cosiddetta questione romana . Il miglioramento delle relazioni e il buon credito di cui Mussolini godeva presso le gerarchie ecclesiastiche resero la strada più sgombra per una soluzione condivisa. I PATTI LATERANENSI Dopo anni di contatti, l 11 febbraio 1929 si concluse l accordo dei Patti lateranensi. Il documento era articolato in tre parti: un trattato internazionale, in cui la Santa Sede riconosceva lo Stato italiano e Roma come sua capitale; allo stesso modo l Italia riconosceva la sovranità della Città del Vaticano all interno di Roma; una convenzione finanziaria, in base alla quale l Italia si impegnava a risarcire al papa un indennità per la sottrazione dello Stato pontificio; un concordato, con cui si garantiva al cattolicesimo una condizione di primato rispetto alle altre fedi, in quanto religione di Stato: si confermava l insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, si riconoscevano gli effetti civili al matrimonio religioso e l esonero dal servizio militare per i sacerdoti. Infine, si consentiva all Azione cattolica di svolgere la propria attività, ma solo di carattere religioso, senza poter realizzare alcun intervento di natura politica. La firma dei Patti lateranensi rappresentò un palese successo per Mussolini, che ottenne un riconoscimento politico rilevante e un vasto consenso, anche da quella parte del mondo cattolico che era stata più tiepida verso il fascismo; ma ancor più notevole fu il suo successo presso le gerarchie vaticane, al punto da essere accolto come l uomo della Provvidenza . Cartolina celebrativa per la firma dei Patti lateranensi, con le foto del papa e del re insieme con quelle di Mussolini e del segretario di Stato Vaticano, il cardinale Gasparri. RICAPITOLANDO 1 Quali problematiche resero complicato il rapporto tra la Chiesa cattolica e il regime fascista? 2 Che cosa sancirono i Patti lateranensi e per quale motivo rappresentarono un successo per Mussolini? 240

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi