4 IL NEW DEAL DI ROOSEVELT

L America dagli anni ruggenti alla Grande crisi | CAPITOLO 7 4 Approfondisci CLIL VIDEO Il discorso di Roosevelt QUANDO 1933 Avvio del New Deal Roosevelt durante la cerimonia d insediamento, 4 marzo 1933. Obbligazione Titolo di debito finanziario emesso da un ente per ottenere liquidità. IL NEW DEAL DI ROOSEVELT L ELEZIONE DI ROOSEVELT Le scelte messe in atto dall amministrazione repubblicana di Hoover, come la politica protezionista o le manovre deflazioniste, si dimostrarono inefficaci: gli Stati Uniti restarono nella più profonda recessione fino al 1932, anno in cui si svolsero le elezioni presidenziali che portarono alla Casa Bianca Franklin Delano Roosevelt (1882-1945). Il programma elettorale del candidato democratico si era concentrato sulle politiche di risanamento, utilizzando messaggi in grado di ridare fiducia a una società americana profondamente prostrata. Insediatosi nel marzo del 1933 alla presidenza, Roosevelt prese immediatamente in mano la situazione e annunciò un New Deal, un nuovo patto , con cui l amministrazione americana si impegnava a farsi carico direttamente del risanamento e del rilancio dell economia del paese (> F , pag. 212). Per far questo mise all opera un gruppo di lavoro, il cosiddetto brain trust ( gruppo di cervelli ), una squadra di studiosi ed esperti che definissero politiche innovative per uscire dalla crisi. Alla base delle decisioni del gruppo creato da Roosevelt si possono individuare tre linee direttive di base: sostegno alla domanda interna, riordino del sistema creditizio e finanziario, attuazione di una valida politica sociale. A presiedere su questi indirizzi c era un principio fondamentale, che rappresentava una vera novità per il mondo capitalistico statunitense: il deciso intervento dello Stato nella vita economica. LE DECISIONI DEI CENTO GIORNI Messosi all opera subito dopo il suo insediamento, Roosevelt attuò dei provvedimenti già nell arco dei primi cento giorni della sua presidenza. Il gruppo di lavoro che lo assisteva era convinto che all origine della crisi ci fosse la debolezza della domanda. Da qui derivava, a sua volta, il crollo della produzione. Dunque, la soluzione stava nel sostenere il potere d acquisto della popolazione, ridando lavoro alle masse di disoccupati: con questo scopo fu attuato un poderoso piano occupazionale nel settore dei lavori pubblici, che avrebbe dato nuova linfa alla domanda privata e all iniziativa imprenditoriale. Lo Stato avrebbe perseguito questa politica anche a costo di aumentare la spesa pubblica e creare un forte deficit nel bilancio statale. LA SOSPENSIONE DELLA BASE AUREA DEL DOLLARO Dopo aver chiuso le banche per cinque giorni, al fine di evitare il ritiro dei depositi da parte dei risparmiatori, il 9 marzo 1933 Roosevelt emanò l Emergency Banking Act, con cui si sospendeva la base aurea del dollaro e si affidava alla Federal Reserve Bank il ruolo di Banca centrale (> A , pag. 210), ponendo sotto il suo controllo sia il sistema creditizio sia la Borsa, al fine di evitare i fenomeni speculativi che avevano prodotto la crisi. Per esempio, per sbloccare l arresto dei prestiti, la Federal Reserve consentì alle banche di effettuare prestiti o di aprire linee di credito purché fossero garantiti da obbligazioni degli Stati Uniti. Il 13 marzo fu revocata la proibizione della vendita e del consumo di bevande alcoliche, che aveva fatto la fortuna delle organizzazioni malavitose, senza aver raggiunto alcun risultato sul piano della salute pubblica. Con questa scelta Roosevelt poteva tassare un prodotto di largo consumo per favorire le entrate nelle casse dello Stato. 209

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi