CIAK - Tempi moderni

L America dagli anni ruggenti alla Grande crisi | CAPITOLO 7 Catena di montaggio Sistema di produzione in cui ogni operaio svolge un singolo e ripetitivo compito al ritmo dettatogli dal nastro trasportatore su cui scorre il semilavorato. IL MODELLO FORDISTA E I SUOI PROBLEMI Sul piano economico la diffusione di beni di consumo rese necessario da un lato accrescere la produzione delle merci, dall altro aumentare le possibilità di acquisto da parte dei lavoratori/consumatori. Sul primo punto intervenne, come si è detto, il sistema taylorista di organizzazione del lavoro in fabbrica, che, ottimizzando la produttività del lavoro degli operai, fece aumentare i profitti delle aziende. Sul secondo punto occorreva una politica salariale che favorisse la capacità d acquisto dei lavoratori. Il fondatore dell omonima casa automobilistica, Henry Ford (1863-1947), capì che per realizzare la produzione in serie e mettere sul mercato una così ampia quantità di merce occorreva dare la possibilità di fare acquisti a un vasto pubblico. Dunque, al procedere della razionalizzazione produttiva, doveva corrispondere l aumento dei salari. Raddoppiando lo stipendio degli operai (da 2,5 a 5 dollari al giorno), Ford trasformò i suoi stessi lavoratori nei primi clienti della sua industria; il famoso Modello T fu la prima automobile venduta in massa, grazie anche a un costo relativamente basso per l epoca (circa 300 dollari). La pubblicità divenne invece lo strumento privilegiato della nuova organizzazione del mercato. Le fabbriche di Ford furono il simbolo del nuovo modo di concepire la vita produttiva. Tuttavia, questa nuova dimensione del lavoro presentò anche risvolti negativi. Le innovazioni introdotte dall uso della catena di montaggio modificarono la figura e la condizione dell operaio, che diventò un semplice ingranaggio del sistema produttivo, sottoposto completamente ai ritmi della macchina. Di fronte a questa perdita delle competenze dell operaio, avanzarono invece le figure tecniche, come il caporeparto o il dirigente, che provvedevano a pianificare e controllare ogni aspetto dei processi produttivi e della vita in fabbrica: si trattava dei cosiddetti colletti bianchi . TEMPI MODERNI Charlot è un operaio alla catena di montaggio, la cui unica mansione è quella di stringere i bulloni lungo un nastro trasportatore. Il lavoro ripetitivo lo porta a una crisi di nervi e, di conseguenza, viene ricoverato in una clinica. Dimesso dall ospedale, Charlot viene scambiato per un manifestante di sinistra e per questo viene arrestato dalla polizia. Una volta tornato in libertà. conosce una ragazza povera e se ne innamora, ma i tentativi di trovare un lavoro e una sistemazione per entrambi falliscono più volte. Dal punto di vista tecnico Tempi moderni è da considerarsi un film sonoro anche se la traccia audio è usata principalmente come sottofondo musicale, mentre i dialoghi sono ridotti all essenziale e gli attori recitano ancora utilizzando l espressività del cinema muto. Chaplin decide di aprire il film in maniera chiara e inequivocabile: un gregge di pecore che si reca ignaro al macello si trasforma negli operai che iniziano il turno di lavoro in fabbrica. La catena di montaggio è totalmente disumanizzante e l operaio non è che un ingranaggio di un enorme macchinario. Emblematica è la scena in cui il protagonista viene letteralmente ingoiato da enormi ruote dentate. Nell industria tutto è calcolato sulla base del profitto, ma il risultato non è il benessere di tutti. TITOLO: Tempi moderni GENERE: Commedia, sentimentale ANNO: 1936 Y &. : ©a ¬e ©a ¬ ]c: ©a ¬e ©a ¬ ( ©a , Va e e & dda d ( a¤a a e a , e &a c¬a ( ¬e a ¬ de a £abb ¬ca PAESE: Usa gY c : ¬ . 199

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi