1 GLI STATI UNITI DEGLI ANNI VENTI

L America dagli anni ruggenti alla Grande crisi | CAPITOLO 7 1 TI RICORDI? Il presidente Theodore Roosevelt (1858-1919) aveva dato seguito a forme di imperialismo informale in America Latina, cioè non basato sull occupazione territoriale e militare di quei paesi, ma sul controllo della loro economia per trarne vantaggi. Reddito medio pro capite Calcolo che misura il prodotto interno lordo di ogni paese diviso per il numero dei suoi abitanti. Taylorismo Organizzazione del lavoro di fabbrica, elaborata dall ingegnere statunitense Frederick Taylor (1856-1915). Un disoccupato durante la grande depressione del 1929. Grattacieli in costruzione lungo le strade di Manhattan, New York, 1920. La costruzione dei grattacieli modificò completamente anche le logiche di investimento, visto che questi edifici consentivano di costruire al posto di una casa di 3 o 4 piani un palazzo di decine di piani: l abbondanza di spazi vendibili o affittabili all interno dei grattacieli divenne una grande fonte di guadagno per chi li faceva costruire. GLI STATI UNITI DEGLI ANNI VENTI IL VANTAGGIO DEGLI USA Mentre l Europa dedicava tutte le sue energie a ricostruire le macerie materiali e morali provocate dalla guerra (> C5), dall altra parte dell Oceano si assisteva al grande trionfo degli Stati Uniti. In verità la guerra stessa, con il suo esito, sancì la nuova gerarchia e i nuovi rapporti di forza in ambito internazionale. Il Vecchio continente non era più il baricentro della vita politica ed economica del mondo, dopo che il conflitto mondiale aveva avuto ripercussioni non solo sugli Stati usciti sconfitti, ma anche su quelli vincitori. Ormai gli Stati Uniti rappresentavano il luogo in cui il capitalismo e la società industriale avevano trovato la loro più matura espressione. Gli Usa avevano accumulato enormi riserve d oro, diventando il maggior creditore dei paesi europei grazie agli oltre dieci miliardi di dollari prestati ai belligeranti. Non furono costretti, inoltre, ad affrontare le difficoltà della ricostruzione, né il loro sistema industriale si era bloccato per indirizzarsi esclusivamente verso la produzione di guerra, come era avvenuto in Europa. Già a fine Ottocento la spinta espansionistica degli Usa aveva dato importanti risultati. LA FORZA DELL APPARATO PRODUTTIVO Dopo aver rafforzato i rapporti vano dedicato tutte le energie economici sul continente americano, gli Usa avevano per la conquista dei mercati mondiali, soprattutto in Europa, nello stesso momento in cui le grandi potenze commerciali erano in grave difficoltà. Le tradizionali reti di scambio erano state completamente alterate in seguito al conflitto mondiale. Nonostante la contrazione del mercato, gli Stati Uniti, nel decennio che seguì la fine del conflitto mondiale, raggiunsero e superarono tutti i più importanti record di produzione, di commercio e di reddito. La produzione industriale, in particolare, aumentò dell 80%. Crebbe quasi allo stesso ritmo il reddito medio pro capite. Dietro a questi dati eccezionali stava la forza dell apparato produttivo statunitense, sostenuto dalle straordinarie innovazioni tecnologiche. Il taylorismo, con i suoi princìpi di efficientismo, di organizzazione scientifica del lavoro in fabbrica e con la standardizzazione dei tempi lavorativi, costituì l anima di quel sistema. Di pari passo si affermò una crescita sostanziale del settore terziario, cioè il sistema di servizi necessari a una società industrialmente avanzata. Addirittura si arrivò al sorpasso degli addetti in questo settore rispetto agli occupati nell industria. Manifestazione eclatante dell espansione di queste funzioni amministrative e gestionali furono i grattacieli, in cui le grandi aziende finanziarie stabilirono i loro uffici professionali e le loro direzioni generali; si assistette in quel periodo alla trasformazione del panorama delle grandi metropoli americane. 197

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi