MI PREPARO ALL’ORALE

C6 | MI PREPARO ALL ORALE 182 Audio RIPASSO TENSIONI POLITICHE E SOCIALI IN ITALIA NASCITA E SVILUPPO DEL FASCISMO > 6.1 Nonostante la vittoria in guerra, la delegazione italiana a Versailles non ottenne quanto previsto nel patto di Londra. Il malcontento generale per una vittoria mutilata contribuì a diffondere un sentimento di rivalsa, che ebbe la sua massima realizzazione nell impresa di Fiume: nel 1919 il poeta D Annunzio occupò con un suo personale esercito la città reclamata dall Italia. La situazione fu risolta solo nel 1920 con il trattato di Rapallo che riconobbe Fiume come città libera . > 6.2 L Italia del dopoguerra affrontò problemi simili agli altri paesi europei, come la riconversione delle industrie, l aumento della disoccupazione, l inflazione e il reinserimento nella vita civile dei reduci: il clima sociale si fece sempre più conflittuale. > 6.3 Il periodo compreso tra il 1919 e il 1920 è ricordato con il nome di biennio rosso , per i conflitti che si manifestarono attraverso scioperi e proteste nelle campagne e nelle fabbriche. Il capo del governo Giolitti decise di intraprendere la strada del compromesso fra le richieste del mondo operaio e il mondo imprenditoriale. > 6.4 In Italia incrementarono notevolmente i loro consensi tre partiti di massa (due nati in quel periodo). Il Partito socialista italiano, orientato al sostegno della classe operaia e del movimento contadino, era suddiviso tra le correnti dei riformisti e dei massimalisti. Le frange più estreme del Psi nel 1921 fondarono il Partito comunista d Italia, che si ispirava alla rivoluzione bolscevica. Di tutt altra ispirazione era Il Partito popolare italiano fondato dal prete Luigi Sturzo, che si proponeva di rappresentare la massa cattolica del paese, soprattutto quella delle aree rurali. > 6.5 Benito Mussolini fondò a Milano, nel 1919, i Fasci italiani di combattimento, un movimento che riuniva sindacalisti rivoluzionari, nazionalisti, futuristi e reduci di guerra. Dopo l insuccesso elettorale del 1919, Mussolini sostenne gli agrari, organizzando spedizioni punitive contro il movimento contadino e operaio. Grazie alla connivenza delle autorità, lo squadrismo dilagò nel Centro-Nord. > 6.6 Con le elezioni del 1921 entrarono in parlamento 35 deputati fascisti e Mussolini trasformò il movimento in Partito nazionale fascista, imponendo la sua leadership sui ras (capi squadristi) più violenti. Tra il 27 e il 28 ottobre 1922 i fascisti si mobilitarono per la marcia su Roma , allo scopo di prendere il potere. Il re Vittorio Emanuele III si rifiutò di firmare lo stato d assedio e il giorno dopo affidò a Mussolini l incarico di formare un nuovo governo. L INIZIO DELLA DITTATURA FASCISTA > 6.7 Il primo governo Mussolini prese provvedimenti liberisti in economia e si occupò di dare una sistemazione alle varie componenti del suo partito, istituendo il Gran Consiglio del fascismo e la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. La legge elettorale Acerbo del 1923 garantì ai fascisti la maggioranza assoluta in parlamento in seguito a elezioni svolte in un clima di violenza. Dopo aver denunciato i brogli elettorali, il deputato socialista Giacomo Matteotti fu rapito e ucciso da una banda di fascisti. Mussolini iniziò quindi la persecuzione dei suoi avversari politici, aprendo la strada alla dittatura.

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi