Dai fatti alla Storia - volume 3

Il dopoguerra in Italia e l avvento del fascismo | CAPITOLO 6 Ras Vecchio appellativo dato ai signori feudali in Etiopia. QUANDO Novembre 1921 Fondazione del Partito nazionale fascista IL PARTITO NAZIONALE FASCISTA Per accreditarsi in tal senso Mussolini era consapevole di dover gestire e controllare la violenza squadrista, quella che finora gli aveva consentito i successi ottenuti, ma che rischiava di mettere in allarme soprattutto le classi dirigenti tradizionali e gli organi istituzionali. Per raggiungere questo obiettivo affrontò i dissensi dei capi locali delle squadre fasciste (ras), che non volevano sentirne di porre fine alle violenze. I ras di Cremona (Roberto Farinacci), di Ferrara (Italo Balbo) e di Bologna (Dino Grandi), cioè i più importanti esponenti dello squadrismo, erano anche disposti a non riconoscere Mussolini come loro figura di riferimento pur di continuare nei loro brutali assalti. Mussolini, allora, optò per la trasformazione dei Fasci di combattimento in partito. Nel novembre 1921, in un congresso a Roma, nacque il Partito nazionale fascista (Pnf), che si lasciava alle spalle il movimento delle origini e si dava una struttura più rigida, in grado di regolamentare gli organismi e ordinare i militanti sotto il comando di un unico capo. Mussolini trovò un compromesso, soprattutto con i ras più violenti, consapevole di rappresentare, comunque, l unica figura in grado di dare uno sbocco politico all azione degli squadristi, che gli riconobbero la leadership e continuarono a usare la violenza nel paese. Mussolini diretto al congresso fondativo del Partito nazionale fascista, Roma 1921. L AMBIGUIT POLITICA DI MUSSOLINI Di fatto Mussolini continuerà a tenere gli squadristi come strumento di ricatto per la sua azione politica, in modo da poter utilizzare da un lato il partito come strumento legale, tipico della contesa politica nella società moderna; dall altro le squadre armate come dispositivo illegale per imporre con la forza le proprie condizioni. Il Partito nazionale fascista poté subito contare su un significativo radicamento territoriale e su un esercito di circa 200 000 iscritti. Il programma del partito si modificò rispetto a quello di due anni prima, orientandosi in senso conservatore sul piano sia sociale sia politico: a livello sociale andò incontro agli interessi della proprietà privata piccola e grande (dando ai privati i servizi gestiti dallo Stato, come telefoni e trasporti ferroviari), opponendosi allo sciopero nei servizi pubblici e alle richieste dei lavoratori; a livello politico sostenne l idea di ridurre i poteri del parlamento a favore dell esecutivo ed esaltò lo scontro fra le nazioni in nome di un nazionalismo sempre più aggressivo. 171

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Dal Novecento a oggi