5 IL FASCISMO DELLE ORIGINI

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI 5 Approfondisci Renzo De Felice, Le origini del fascismo italiano QUANDO 23 marzo 1919 Fondazione dei Fasci italiani di combattimento Fasci Il fascio (detto anche fascio littorio) era l insegna dei magistrati della Roma antica, costituita da un insieme di verghe in legno tenute da lacci di cuoio a simboleggiare l unità della società, e da una scure, simbolo di forza. IL FASCISMO DELLE ORIGINI I FASCI ITALIANI DI COMBATTIMENTO Sin dal primo dopoguerra si presentarono sulla scena politica nuovi movimenti radicali di destra, fortemente caratterizzati per il loro antisocialismo e antiparlamentarismo. Nel clima arroventato di quegli anni (> C2.5), a farsi portavoce del disagio dei ceti medi e a dare voce alla crescente sfiducia di alcuni ambienti della società italiana fu un ex socialista, Benito Mussolini (1883-1945). Il 23 marzo 1919 egli convocò a Milano, in piazza San Sepolcro, un piccolo gruppo che intendeva offrire una soluzione alternativa alla rivoluzione socialista. Nacquero con questo proposito i Fasci italiani di combattimento, un movimento in cui si mescolavano sindacalisti rivoluzionari, ex arditi, nazionalisti, futuristi, reduci di guerra. Un aggregazione composita, nella quale si inneggiava alla vittoria mutilata , al mito della nazione forte. TRASVERSALISMO E OPPORTUNISMO Composito era anche il suo armamentario ideologico (> A ). Il movimento fu in grado di attraversare in modo trasversale gli schieramenti dei partiti, e trascurò volutamente di darsi una precisa identità politica e sociale. Nel programma di San Sepolcro (> F ), infatti, un marcato spirito nazionalistico confluiva con istanze repubblicane e antimonarchiche; tutto ciò, a sua volta, conviveva con una certa ideologia anticapitalista, sulla scia del massimalismo socialista. Nazionalismo e socialismo erano le ideologie di riferimento del fascismo delle origini, che utilizzerà i programmi dell uno e dell altro con impressionante opportunismo, passando da richieste progressiste , come la giornata lavorativa di otto ore e la compartecipazione degli operai agli utili delle imprese, a un deciso sostegno delle classi conservatrici e imprenditoriali. APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE L IDEOLOGIA FASCISTA Il fascismo introdusse un nuovo stile politico con cui soddisfaceva, come nessun altro partito dell epoca, alcuni bisogni psicologici ed emotivi. Per esempio era caratterizzato da uno stile peculiare, che si rifletteva e e ¬£ ¬ e ca ¬c¬e e e , ¬ b de a ra con le convenzioni e contro l individualismo tipico della società borghese; si prefiggeva l obiettivo di coinvolgere le masse per permettere agli individui di immergersi nel collettivo e di sfuggire alla frammentazione della società moderna. Il fascismo introdusse una componente populista di mobilitazione, offrendo la possibilità agli aderenti di partecipare attivamente e volontariamente alla vita politica per esprimere il proprio malcontento. Il movimento si presentava come una milizia che difendeva la nazione contro i suoi nemici interni, pre- tendendo di monopolizzare il patriottismo, attraverso una propria religiosità laica, con i suoi riti, i suoi simboli e i suoi miti. Fra questi, Mussolini diede massimo risalto al mito di Roma come incitamento alla conquista di una nuova grandezza imperiale italiana. Mussolini riteneva che la civiltà europea corresse il rischio di essere trascinata nella decadenza del capitalismo, del liberalismo e della democrazia, mentre era contemporaneamente minacciata dal comunismo. Lo stesso Mussolini proclamò che, fra capitalismo e bolscevismo, l unica via di salvezza era la terza via che il fascismo intendeva realizzare, cioè lo Stato totalitario, il corporativismo e una concezione spirituale e austera della vita, basata sulla totale dedizione dell individuo alla nazione e allo Stato. Approfondisci gtvp.it/21storia03-07 164

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi