Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI QUANDO Gennaio 1923 Occupazione francese della Ruhr DOVE Ruhr IL MIRAGGIO DELLA RIVINCITA Un ruolo di primo piano nella radicalizzazione della lotta politica e nella disgregazione del sistema ebbe la volontà di rivincita nazionalistica alimentata dalla destra. La migliore dimostrazione di questo sentimento di rivincita fu sintetizzato nello slogan propagandistico della pugnalata alla schiena , con cui i nazionalisti addossarono la responsabilità della sconfitta sia alle forze politiche pacifiste e antimilitariste in quel momento al governo con l accusa di disfattismo, sia al fronte interno che non aveva più sostenuto lo sforzo bellico. La democrazia di Weimar fu additata come simbolo del tradimento e dell umiliazione tedesca, per aver svenduto la Germania imperiale. Questa campagna propagandistica servì per deviare l attenzione dell opinione pubblica dalle gravi responsabilità dei generali e dell intero apparato militare nella conduzione del conflitto. QUANDO 1921-23 Crisi economica in Germania Bambini tedeschi giocano con un aquilone fatto di banconote, ormai prive di ogni valore. 144 In questa aggrovigliata conflittualità politica proveniente da destra e da sinistra si inserirono altri fattori; gran peso assunsero, per esempio, alcune vicende di politica estera, in particolare quando la Francia e il Belgio attuarono, nel gennaio 1923, l occupazione della Ruhr, come stabilito negli accordi di Versailles (> C3.1). Si trattò di un ulteriore schiaffo allo spirito tedesco oltre che di un duro colpo alla già provata economia tedesca. Su questa vicenda le forze conservatrici trovarono rinnovato slancio per scagliare una propaganda rabbiosa, raccogliendo l opinione pubblica intorno al mito della rinascita della patria. LA SPIRALE INFLAZIONISTICA Ad aggravare la situazione e a rafforzare il diffuso malcontento assunse un ruolo di primo piano la crisi economica che investì il paese tra il 1921 e il 1923, creando forti tensioni sociali. Sicuramente il pagamento dei risarcimenti di guerra va considerato come la causa principale del disastro in cui versavano l economia tedesca e la vita di milioni di disoccupati e di precari. Le potenze vincitrici, indirettamente, contribuirono ad alimentare la voglia di rivincita dei conservatori e della destra estrema non solo per aver imposto il pagamento di 132 miliardi di marchi-oro, previsti come riparazione, ma anche per l occupazione della regione mineraria della Ruhr a garanzia dei debiti di guerra. Il paese si venne a trovare sull orlo del tracollo finanziario e il governo fu costretto a emettere carta moneta in notevoli quantità per far fronte alle spese. Ma la conseguenza immediata fu l aumento dell inflazione che fece deprezzare il marco. Nel 1923, in pochi mesi, la moneta tedesca crollò in modo impressionante: se a giugno di quell anno un dollaro valeva 100 000 marchi, a novembre erano necessari 4200 miliardi di marchi. I salari, gli stipendi e le pensioni (i redditi fissi) furono divorati da questa inflazione devastante. I ceti medi precipitarono nel baratro della povertà (si pensi che un chilo di pane arrivò a costare circa 500 miliardi di marchi), mentre i possessori di immobili e gli speculatori fecero affari. Crebbe l insofferenza di quanti

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Dal Novecento a oggi