4 LA GUERRA CIVILE (1918-21)

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI 4 = &g YY .r.= LE RIVOLTE CONTADINE Fu proprio la situazione interna a porre le prime difficoltà per il nuovo regime. I bolscevichi, che erano da poco al governo, non erano ancora in grado di tenere sotto controllo l insieme dei territori e delle popolazioni della Russia. Dopo aver concesso la redistribuzione della terra, il governo mutò indirizzo, spinto dalla necessità di fornire gli approvvigionamenti alle città: decise di requisire notevoli quantità di grano dalle campagne. I contadini reagirono rifiutandosi di consegnare il grano, mentre subivano le violenze delle unità inviate dal governo. La responsabilità delle rivolte contadine fu attribuita, per motivi propagandistici, ai kulaki, i contadini agiati che con la riforma agraria del 1906 avevano ottenuto la proprietà della terra su cui potevano tenere propri dipendenti. La lotta contro i kulaki divenne il simbolo della lotta di classe. Si assistette in quel periodo a esecuzioni sommarie e a brutalità nei villaggi che accrebbero il malcontento nelle campagne. Poster del 1920 che raffigura Trockij e il giuramento solenne per la creazione dell Armata rossa degli operai e dei contadini nel 1918. QUANDO 16-17 luglio 1918 Esecuzione della famiglia reale russa 116 L ATTACCO STRANIERO Mentre Trockij riusciva a ricostituire un esercito motivato ed efficiente, dando vita all Armata rossa degli operai e dei contadini, in grado di rispondere colpo su colpo agli attacchi delle armate bianche appoggiate dalle classi aristocratiche e borghesi, vennero istituite le nuove cariche dei commissari politici, che avevano il compito di sottoporre l operato dei comandi militari alle direttive del partito. A rendere più complicata la situazione per l Armata rossa, già attaccata dai bianchi in varie zone del paese, contribuì l attacco degli eserciti delle potenze straniere, che vedevano con estrema preoccupazione la possibilità di un allargamento della rivoluzione bolscevica in altre zone del mondo, mettendo in serio pericolo il sistema capitalistico. Il progetto bolscevico di rivoluzione mondiale socialista costituiva, già da tempo, la linea politica di Lenin, che si aspettava lo scoppio di movimenti rivoluzionari in Europa, in stretta connessione con l affermarsi della rivoluzione in Russia. In realtà, come vedremo, i movimenti operai europei si muovevano in un contesto sostanzialmente diverso da quello economico e sociale della Russia e, anche se molti fermenti rivoluzionari iniziavano ad agitarsi soprattutto in Germania, le forze politiche antisocialiste avevano il potere e la robustezza per fermare quei fermenti. L intervento in territorio russo nel corso del 1918 delle potenze liberali d Europa, come Francia e Regno Unito, accrebbe nella mente dei rivoluzionari la convinzione che ci fosse un complotto mondiale contro il nuovo regime socialista. Fu in questo contesto che, per evitare che venissero liberati dalle armate bianche, dopo essere stati trasferiti a Ekaterinburg, lo zar Nicola II, sua moglie e i cinque figli furono giustiziati dal soviet locale la notte fra il 16 e il 17 luglio 1918. Dopo aver conquistato alcuni importanti territori di valore strategico nel Nord della Russia, nel Caucaso e in Crimea, le potenze internazionali si ritirarono nell autunno del 1919, ormai convinte di avere partita vinta. Ma la capacità di reazione dell Armata rossa, unitamente alle divisioni interne alle armate bianche

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi