APPROFONDIAMO - LUOGHI ED EVENTI - La rivolta della

SEZIONE A | IL SISTEMA DELL EQUILIBRIO EUROPEO E LE RELAZIONI GLOBALI Carlo d Asburgo. Nel 1706 gli austriaci conquistarono Milano, l anno dopo fu la volta di Napoli, mentre nel 1708 la flotta inglese occupò Gibilterra e l isola di Minorca, consentendo allo stesso tempo l occupazione austriaca della Sardegna. Proprio quando la guerra sembrava sul punto di finire, e a favore degli Asburgo, arrivò una svolta inaspettata. A distanza di pochi anni morirono sia l imperatore che aveva dato inizio alla guerra, Leopoldo I (1705), sia il suo primogenito Giuseppe I (1711), che non lasciò eredi maschi. La corona imperiale e i territori ereditari della famiglia passarono così al secondo figlio di Leopoldo, l arciduca Carlo, che divenne imperatore come Carlo VI. A questo punto, però, gli alleati non vollero più assecondare le pretese al trono spagnolo di Carlo, temendo che si ricreasse nuovamente la situazione già vissuta con Carlo V nella prima metà del Cinquecento, cioè con un sovrano che era contemporaneamente imperatore e re di Spagna. Venne dunque firmata una pace separata tra i Borbone (di Francia e di Spagna) e le potenze che avevano supportato fino a quel APPROFONDIAMO LUOGHI ED EVENTI LA RIVOLTA DELLA CATALOGNA Dopo la fine della lunga rivolta del 1640-52 e la riconquista di Barcellona da parte delle truppe spagnole, la Catalogna tornò a rivoltarsi contro il potere di Madrid cinquant anni più tardi, nel convulso scenario della Guerra di successione. In seguito a serrate trattative condotte tra l ottobre 1701 e il gennaio 1702, la Catalogna riconobbe Filippo V come nuovo sovrano, in cambio del mantenimento degli antichi privilegi e della concessione di nuovi. Tra questi, vi era la creazione di una specifica istituzione, il Tribunal de Contrafaccions, che aveva proprio lo scopo di vigilare affinché le Costituzioni catalane non venissero negate o scavalcate dal potere centrale di Madrid. A Barcellona si concedeva inoltre lo status di porto franco e il diritto al commercio con l America (che fino a quel momento era stato riservato alla sola Castiglia). Oceano Atlantico Vigo Portogallo Bilbao Salamanca Burgos Saragoza Catalogna Madrid Barcellona Spagna Siviglia Cordova Granada Gibilterra Ceuta Francia Valencia Baleari Mar Mediterraneo LA CATALOGNA SOTTO I BORBONE Malgrado tali accordi, quando l arciduca Carlo entrò a Barcellona, nel 1705, fu accolto calorosamente, e l anno successivo venne persino riconosciuto re. Al termine della Guerra di successione, Filippo V dovette privarsi di molti territori, per vedersi concesso il diritto di diventare re di Spagna. Ma in base agli accordi di Utrecht e Rastadt (1713-14), la Catalogna, così come i regni di Aragona e Valencia, rimasero legati al resto della penisola iberica, sotto il dominio dei Borbone. L ABOLIZIONE DELLE ISTITUZIONI E CONSUETUDINI CATALANE Una volta riconquistata Barcellona, che si arrese l 11 settembre 1714, Filippo V volle punire i sudditi che si erano ribellati contro di lui: con i Decreti della Nueva Planta (1716) furono aboliti i privilegi, le istituzioni e le consuetudini catalane, valenciane e aragonesi. Vittima del processo di centralizzazione degli anni successivi fu anche la lingua catalana, di cui venne vietato l uso nell amministrazione e, sotto re Carlo III, l insegnamento nelle scuole primarie e secondarie. Ancora oggi, la Catalogna è una regione della Spagna che reclama maggiore autonomia e, per una percentuale non trascurabile della sua popolazione, dovrebbe ottenere l indipendenza e diventare uno Stato autonomo. La Guerra di successione spagnola e i trattati di Utrecht e Rastadt furono passaggi fondamentali nella storia della regione, ancora oggi ricordati come occasioni perdute verso la libertà catalana. Approfondisci gtvp.it/21storia02-02 66

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento