F. Cammarano, Un bilancio dell’Italia liberale

| = . a ¬a da g ¬ à a a c ¬ ¬ d¬ e ec > TESTO 2 | Fulvio Cammarano UN BILANCIO DELL ITALIA LIBERALE Al termine del suo primo quarantennio di storia, l Italia unita che si affacciava sul Novecento era un paese con ancora molte questioni aperte, ma che certamente aveva fatto grandi progressi sulla via dello sviluppo economico, del consolidamento istituzionale e dello spirito nazionale. Lo storico Fulvio Cammarano (n. 1955) ne mette in evidenza alcune caratteristiche. S e il regicidio1 suscitò grande sbigottimento nell opinione pubblica, tuttavia non disturbò seriamente la quiete pubblica . Apparve chiaro che l assassino era un anarchico e il comune senso di onestà del paese si rifiutò di condannare i Socialisti . Bresci fu processato dalla Corte d Assise di Milano il 29 agosto e condannato all ergastolo. Venne trovato impiccato alle sbarre della finestra pochi mesi più tardi, probabilmente ucciso per ordini superiori. Vittorio Emanuele III saliva al trono all età di 31 anni, mentre si stava concludendo uno dei momenti più drammatici e cruenti della storia dell Italia unita. Alla fine del primo quarantennio unitario la nazione e il suo sistema politico sembrarono stabilizzarsi; nel senso che, con il nuovo secolo, essi apparvero ormai indisponibili a crisi di rigetto, fossero queste di origine interna o internazionale. Non solo a quel punto l unità non risultava più in pericolo, ma si era avviato un lento e costante processo di nazionalizzazione degli eterogenei linguaggi e culture politiche del paese. Le fratture territoriali, la polverizzazione degli interessi, gli orgogliosi localismi mantenevano una parte considerevole della spinta centrifuga originaria, ma le ripercussioni delle trasformazioni economiche e sociali, unitamente all ingresso dell Italia nei grandi scenari internazionali e coloniali, avevano favorito, con lo sgretolarsi di assetti culturali ed economici tradizionali, un accelerazione del processo di nazionalizzazione della politica. Tale tendenza era soprattutto l esito di un vasto fenomeno di «straniamento 2 sociale. In altre parole, non poche componenti di quelle classi popolari, cresciute tra salde radici rurali o in vivaci ma chiuse identità municipali, stavano prendendo confidenza con l idea che all esperienza del «movimento fosse associato il benessere: scuola, emigrazione, ferrovia, colonie, tanto per fare alcuni esempi di «nuove esperienze , si presentavano come attraenti simboli di movimento, forieri di possibili quanto rapidi e indolori miglioramenti nelle condizioni di vita di ognuno. Si trattava di una crescita di aspettative priva di un effettiva capacità di influenzare nel profondo l evoluzione della collettività nazionale, ma in grado di stimolare l acquisizione, spesso opportunistica e superficiale, di quei rudimenti essenziali di un condiviso alfabeto pubblico necessari per un «lasciapassare verso la modernità. Un «ingresso in Italia alla spicciolata, modulato da notabili, avvocati, giornalisti, mediatori, «maneggioni che, sebbene privi di «virtù civica , permisero comunque la formazione di una fragile ma indispensabile grammatica della nazione, destinata a diventare lingua viva nelle trincee della Prima guerra mondiale. Storia dell Italia liberale, Laterza, Roma-Bari 2011 1 regicidio: l omicidio di Umberto I. 2 straniamento: sconvolgimento dell abituale percezione della realtà. COMPRENDERE E INTERPRETARE a Quali elementi avevano favorito il processo di nazionalizzazione del paese? b Quali attraenti simboli di movimento erano associati alle nuove esperienze che coinvolgevano le classi popolari dell Italia postunitaria? c Quali elementi consentirono, nei primi quarant anni di storia italiana, un consolidamento istituzionale e il diffondersi di uno spirito nazionale? 469

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento