4 LA POLITICA ESTERA

= . a ¬a da g ¬ à a a c ¬ ¬ d¬ e ec | CAPITOLO 18 l Italia, ed è anche per questo (e per l ampliamento della rete ferroviaria) che nuovi complessi industriali, come le acciaierie di Terni, sorsero con il decisivo contributo delle banche nazionali e dello Stato. L intreccio tra politica e interessi di industria e grandi proprietari terrieri divenne caratteristico di questa nuova fase della storia italiana. Non tutti i settori, tuttavia, reagirono allo stesso modo alla svolta protezionistica. L industria meccanica e quella della seta andarono anzi in difficoltà, così come le produzioni di colture specializzate, da sempre rivolte all esportazione. I dazi sul grano provocarono un immediato rialzo del prezzo dei cereali, a vantaggio dei produttori ma a netto svantaggio dei consumatori. Soprattutto, fu ancora una volta il Sud a pagare il prezzo più alto per la politica economica del governo: l imposizione dei dazi portò a un autentica guerra doganale con la Francia, principale acquirente dei prodotti agricoli del Sud, e in generale alla crisi di tutte quelle realtà che si basavano sull esportazione all estero. Negli anni Settanta e Ottanta dell Ottocento l industria italiana, ancora poco sviluppata, era incentrata sul settore tessile, prima che entrasse in crisi a causa della svolta protezionistica. L ECONOMIA ITALIANA NEGLI ANNI DELLA SINISTRA STORICA Politica protezionistica RICAPITOLANDO 1 Qual era l estrazione sociale dei leader della Sinistra storica? 2 Quali obiettivi si pose la Sinistra storica? 3 Che cosa emerse dall inchiesta agraria presieduta dal parlamentare Stefano Jacini? 4 QUANDO 1882 Viene stipulata la Triplice Alleanza Effetti negativi Effetti positivi Introduzione di nuovi dazi (1878-87) su agricoltura e industria meccanica Sovvenzioni e incentivi: contributo delle banche nazionali e dello Stato Emigrazione dalle campagne verso le città e verso l estero Basi per decollo industriale negli anni seguenti LA POLITICA ESTERA LA TRIPLICE ALLEANZA Un altra svolta decisiva nella storia dell Italia unita arrivò in politica estera, nel 1882. Fino a quel momento, il regno si era tenuto in una posizione di prudente equidistanza rispetto alle grandi potenze europee, mantenendo una relazione preferenziale con la Francia, almeno fino alla caduta di Napoleone III. Il governo Depretis decise invece di stipulare, assieme a Germania e Austria-Ungheria, la Triplice Alleanza (> C16.5). La causa principale di tale scelta fu il desiderio di porre fine all isolamento diplomatico in cui l Italia si sentiva costretta e che era risultato evidente in occasione del congresso di Berlino del 1878. In quel contesto, dominato dalla Realpolitik di Bismarck e dunque dalla volontà di conservare l equilibrio tra le potenze in Europa, l Italia non riuscì né a opporsi all espansione dell Impero asburgico nei Balcani, né a ottenere un risarcimento territoriale nelle regioni contese di Trentino e Venezia Giulia. Tre anni dopo, nel 1881, si incrinarono inoltre gli storici buoni rapporti con la Francia, colpevole, agli occhi del go457

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento