Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO LA CRISI AGRARIA Dal punto di vista economico, i governi successivi alla caduta della Destra cercarono di seguire una strada diversa da quella che tante critiche aveva suscitato negli anni precedenti. L odiata tassa sul macinato venne prima ridotta e poi del tutto abolita nel 1884, mentre tornò a crescere il deficit del bilancio statale, conseguenza dei forti investimenti pubblici necessari, tra le altre cose, per avviare il processo di industrializzazione del paese. Nel 1877, l inchiesta agraria voluta dal Parlamento e presieduta dal senatore lombardo Stefano Jacini delineò una realtà che, a quasi vent anni dall Unità, era ancora tragica nelle campagne italiane, con povertà e sfruttamento diffusi e la necessità di una serie di riforme ancora attese: vaste Le migrazioni italiane (1876-1915) opere di bonifica e irrigazione, maggiore diversificazione e avvicendamento delle colture, sostanziosi investimenti di capitale da parte dei privati. A questa situazione già drammatica, specie nel Mezzogiorno, si unirono gli effetti della crisi agraria che stava colpendo l intera Europa e che furono visibili in Italia a partire dal 1881. A generarla fu l arrivo in Europa, a prezzi competitivi, dei prodotti agricoli provenienti dal Nord America, che giungevano in quantità maggiori rispetto al passato grazie ai progressi della navigazione a vapore e a un notevole abbassamento dei costi di trasporto (> C19.1). La crisi agraria colpì in particolare le zone più arretrate, portando prima a un calo dei prezzi e poi della produzione. Il risultato fu una massiccia emigrazione dalle campagne verso le città e, in particolare, verso l estero, specie nei paesi transoceanici: la percentuale di italiani che emigrò crebbe costantemente nell ultimo ventennio dell Ottocento, Lavoro sulla carta raggiungendo il picco nel periodo 1 Crea una tabella in cui inserire il numero di emigranti per regione in ordine 1896-1900, con un totale di più di due decrescente. milioni di persone che abbandonarono 2 In quali regioni la quantità di persone che emigravano superò il milione? per sempre l Italia. LO SVILUPPO INDUSTRIALE La crisi del settore agricolo indebolì la base produttiva del paese, ma d altra parte rese evidente la necessità di avviare il decollo industriale e di non poter fondare la ricchezza nazionale solo sulla produzione e l esportazione dei prodotti agricoli. Per permettere la crescita industriale fu necessario porre fine alla politica liberista adottata da Cavour in poi, introducendo, a partire dal 1878, una serie di dazi doganali per proteggere le industrie italiane dalla concorrenza straniera. La vera e propria svolta protezionistica si registrò però nel 1887, con l introduzione di una serie di dazi a tutela del settore siderurgico, laniero, cotoniero, zuccheriero e, in campo agricolo, della cerealicoltura. Negli ultimi vent anni dell Ottocento, l autosufficienza in materia di armamenti divenne l obiettivo di tutte le potenze europee, o aspiranti tali come 456

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Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento