Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO L analfabetismo in Italia dopo l unità Mar Ligure Mare Adriatico Mar Tirreno Percentuale di analfabeti 30 - 45 61 - 75 46 - 60 76 - 90 Autoconsumo Utilizzazione, da parte degli agricoltori, di una parte di ciò che essi stessi producono, per i consumi familiari. Pellagra Malattia della pelle causata dalla carenza o dal mancato assorbimento di vitamine del gruppo B. frequente tra le persone che ricorrono a un sistema alimentare fortemente squilibrato, in cui abbondano sorgo o mais. QUANDO 1861 Morte di Cavour 446 Mar Ionio sione della terra in poderi, solitamente di piccole e medie dimensioni, i cui prodotti dovevano bastare al mantenimento della famiglia che coltivava il podere e al pagamento del canone in natura dovuto al padrone. Al Sud e nelle isole, escludendo la povera e frammentata agricoltura delle zone di montagna e le produzioni di ortaggi e frutta in certe zone fertili di Campania, Puglia e Sicilia, a dominare erano ancora, da secoli, i latifondi: vaste distese, per lo più coltivate a grano, senza strade o centri abitati e la popolazione che viveva raccolta in pochi e grossi borghi rurali. In gran parte della penisola, le condizioni di vita dei contadini erano durissime. L autoconsumo e lo scambio in natura rimanevano la regola, solo una minima parte dell agricoltura era rivolta al mercato e i contadini avevano spesso difficoltà a sfamare se stessi. Una dieta estremamente povera, fatta di pane (quasi mai di grano, più spesso di cereali poveri come avena o segale) e pochi legumi era causa di malnutrizione e malattie, come la pellagra. Specialmente al Sud, le famiglie contadine vivevano ammucchiate in piccole abitazioni, capanne o caverne, condividendo lo spazio con gli animali. IL GOVERNO DELLA DESTRA STORICA L esistenza delle situazioni appena descritte e dello stato di povertà così diffuso nel regno era solo in parte nota alla classe dirigente che governava il paese. In maggioranza di origine settentrionale, proveniente dalla classe dei proprietari terrieri o espressione delle élite urbane e borghesi, i governanti non poterono per molto tempo rendersi conto a pieno della situazione di un paese assai frammentato, privo di un efficiente sistema di comunicazioni e trasporti e con vaste zone pressoché inaccessibili, come le paludi pontine, le montagne appenniniche, le zone interne di Calabria o Sardegna. Come sintetizzato dalla celebre frase attribuita a Massimo d Azeglio, «Fatta l Italia, bisogna fare gl Italiani , la nazione, unita dal punto di vista politico, era ancora tutta da costruire sul profilo economico, sociale e culturale. Governare questa intricata situazione non spettò a colui che era stato il principale artefice dell Unità d Italia. Poche settimane dopo la proclamazione del regno, nel giugno 1861, Cavour morì di malaria, a soli cinquant anni, e la sua eredità politica venne raccolta dal gruppo dirigente che aveva lavorato a stretto contatto con lui e che ne continuò l azione di governo. Con il termine Destra storica si intende appunto il raggruppamento politico che governò i primi quindici anni dell Italia unita (1861-76), seguendo le direttive che erano state di Cavour: rispetto delle libertà sancite dallo Statuto albertino (> C14.2), accentramento amministrativo, liberismo economico, laicità nei rapporti tra Stato e Chiesa. Provenienti per lo più dal Nord e da famiglie di proprietari terrieri, spesso di origine aristocratica, figure come Alfonso La Marmora, Quintino Sella, Bettino Ricasoli, Stefano Jacini o Marco Minghetti si alternarono alla guida del governo e dei più importanti ministeri, esprimendo una politica che sarebbe oggi definita piuttosto come di centro-destra, di stampo moderato, lasciando nella destra più radicale i clericali e i nostalgici dei vecchi regimi. Questa classe dirigente, passata alla storia anche per la sua onestà

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento