4 LA PENETRAZIONE OCCIDENTALE IN CINA

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO 4 Un mandarino a cavallo in un antica stampa cinese. Hong Kong DOVE Hong Kong Divenuta colonia britannica dopo la prima guerra dell oppio, Hong Kong è rimasta sotto la sovranità inglese fino al 1997. Da allora, è diventata una regione amministrativa speciale della Cina. LA PENETRAZIONE OCCIDENTALE IN CINA L ISOLAMENTO DELL IMPERO CINESE A metà dell Ottocento, l impero cinese costituiva un entità politica di dimensioni enormi ed era, già allora, lo Stato più popoloso del mondo, con quasi 400 milioni di abitanti. Il potere centrale era incarnato, ancor più che dalla figura dell imperatore, dai funzionari imperiali, i mandarini, per lo più provenienti dalle fila della nobiltà terriera e custodi della tradizione religiosa che si rifaceva all insegnamento di Confucio (> C4.6). Il potere della burocrazia e dell amministrazione centrale arrivava praticamente in tutti i settori della vita pubblica, compreso quello dell agricoltura: era infatti lo Stato a finanziare e mantenere il complesso sistema idraulico che consentiva l irrigazione dei campi. L imperatore era considerato l unica fonte del potere sulla terra, e di conseguenza il governo cinese non riconosceva altre autorità politiche alla pari, con le quali stringere alleanze o avere rapporti diplomatici; sovrani e governi stranieri potevano solo accontentarsi di avere con l imperatore un rapporto di vassallaggio. Questa idea fu all origine del lungo isolamento in cui la Cina rimase per secoli, rendendosi pressoché inaccessibile sia ai viaggiatori sia ai commercianti occidentali. L unico porto in cui era consentito di operare agli stranieri era quello di Canton, nel sud del paese. Al suo interno, la struttura imperiale dava però da tempo segnali di crisi, come un organismo incapace di rinnovarsi e di aprirsi alle novità, in qualsiasi campo, dalle concezioni filosofiche e politiche fino agli sviluppi nelle tecniche produttive e nei commerci. L arrivo delle potenze europee costituì il colpo decisivo per mandare in crisi la Cina imperiale. LA PRIMA GUERRA DELL OPPIO La Gran Bretagna, che in Asia controllava già l India, guardava da tempo con estremo interesse alle enormi risorse della Cina, intese sia come disponibilità di vari prodotti locali, sia come mercato vastissimo nel quale far circolare le proprie merci. Il pretesto per intervenire sul suolo cinese arrivò nel 1839, quando un funzionario imperiale ordinò il sequestro del carico di tutte le navi straniere presenti nel porto di Canton. All origine di tale decisione, vi era la tensione già esistente tra i governi britannico e cinese a proposito del commercio dell oppio, una droga prodotta in grande quantità in India e che si era diffusa largamente in Cina, pur essendone vietato il consumo: un commercio clandestino con il quale, a Pechino, erano sicuri si stessero arricchendo i britannici. per queste ragioni che il conflitto nato dalla decisione del Regno Unito di intervenire militarmente in Cina è conosciuto come prima guerra dell oppio (1839-42). Gli scontri durarono due anni, ma alla fine la netta superiorità economica e militare degli europei emerse con evidenza. Con il trattato di Nanchino (1842), la Cina fu costretta a cedere alla Gran Bretagna la città di Hong Kong, situata su un isola posta di fronte al porto di Canton, e ad aprire al commercio con l estero altri quattro porti, fra cui quello di Shangai. LA RIVOLTA DEI TAIPING E LA SECONDA GUERRA DELL OPPIO La disfatta nella guerra contro la Gran Bretagna ebbe il doppio effetto di attirare l attenzione di altre potenze europee sull area cinese e di far emergere questioni aperte e problemi irrisolti all interno dell impero, che non a caso visse un periodo di grande difficoltà negli anni Cinquanta. In particolare, scoppiò una lunga e sanguinosissima ribellione contadina, nota come la rivolta dei Taiping. Ne fu protagonista Hong Xiuquan (1814-64), 434

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento