APPROFONDIAMO - SCIENZA E TECNOLOGIA - Il canale di Suez

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO 6 Approfondisci VIDEO La costruzione del canale di Suez GRAN BRETAGNA, RUSSIA E IMPERO OTTOMANO TRA GLADSTONE E DISRAELI Sostanzialmente assente dai fatti politico-militari dell Europa continentale, la Gran Bretagna visse nella seconda metà dell Ottocento una fase di grande espansione economica e coloniale (> C19 e C20), di stabilità politica e di relativa tranquillità sociale. Era di gran lunga la prima potenza mondiale in termini commerciali, principale mercato del globo, prima produttrice di ferro e carbone, dominatrice dei mari, con un altissimo tasso di alfabetizzazione. Decisivi furono inoltre la gestione e il controllo del canale di Suez, il cui utilizzo abbatté i tempi e i costi di navigazione dall Europa all India (> A ). APPROFONDIAMO SCIENZA E TECNOLOGIA IL CANALE DI SUEZ 19 L idea di realizzare un canale che mettesse in colle- Francia che in Egitto, ma in breve tempo emersero gamento il Mediterraneo e il Mar Rosso, evitando anche gravi problemi: costata più del doppio del prealle potenze europee la lunga, costosa e pericolosa visto, l opera non fruttò inizialmente quanto sperato circumnavigazione dell Africa per raggiungere l O- dalla Compagnia universale del canale marittimo di riente, era venuta già ai veneziani agli inizi del Cin- Suez, soprattutto per lo scetticismo delle altre potenquecento. Le trattative avviate con i Mamelucchi, che ze europee. Tuttavia, il canale era destinato ad avere conseguenze epocali già sul medio periodo: oltre a governavano l Egitto, furono però interrotte dalla quelle naturali (il passaggio di specie animali e vegeconquista ottomana, nel 1517. Napoleone Bonaparte, che in Egitto raccolse una del- tali dal Mar Rosso al Mediterraneo), le conseguenze a le sue vittorie più celebri, rinunciò all impresa perché livello commerciale furono l abbattimento dei costi erroneamente convinto che il dislivello tra i due mari e dei tempi di navigazione tra l Europa e l Oriente. La Gran Bretagna fu inizialavrebbe reso necessaria un emente ostile all impresa, che norme spesa per costruire un Londra toglieva rilevanza alla sua cocomplesso sistema di chiuse e lonia del Capo, nell attuale Sudighe. dafrica, e rendeva inutilizzabile Nel corso dell Ottocento, la gran parte della sua flotta a cultura positivista, la fiducia canale di Suez vela, per via dei forti venti che nel progresso e lo sviluppo Bombay attraversavano il canale, ma m tecnologico-industriale spink 0 0 11 6 dovette ben presto cambiare sero a riconsiderare l impresa. strategia. Le rilevazioni di un gruppo di Nel 1875, gli inglesi approfittatecnici anglo-francesi, comOceano Indiano rono del bisogno di denaro del piute negli anni Trenta e QuaOceano governo egiziano per rilevare le ranta, convinsero definitivaColonia del Capo Atlantico sue quote di partecipazione mente il governo francese nella Compagnia, grazie alla della fattibilità dell opera. Nel 1854, il diplomatico francese Ferdinand de Lesseps decisiva mediazione dei banchieri Rothschild; poi, ¬ e acc d c ¬ ¬ce é d ¤¬ ]a d Va ©à, nel 1882, durante l intervento militare in Egitto e in Sudan, assunsero definitivamente il controllo del cache prevedeva il permesso di costruire un canale e di nale. La reazione del governo francese, che possedepoterlo poi utilizzare per i 99 anni successivi. Dieci anni di lavoro (1859-69), condotti grazie all ausilio di va ancora la maggioranza della Compagnia, portò alla macchinari innovativi, ma anche al sacrificio di oltre ratifica della convenzione di Costantinopoli (1888), un milione e mezzo di schiavi e lavoratori salariati firmata da tutti i principali Stati europei: il canale di (migliaia dei quali morirono per incidenti e malattie), fu- Suez era dichiarato territorio neutrale, aperto al passaggio di ogni nave militare e civile, sia in tempo di rono sufficienti per ultimare la costruzione del canale. L impresa, davvero storica, fu a lungo celebrata, sia in pace sia in guerra, salvo casi particolari. m 0k 80 410

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento