LA FONTE - Il Manifesto del partito comunista

SEZIONE D | IL SISTEMA DELL EQUILIBRIO EUROPEO E LE RELAZIONI GLOBALI LA FONTE Il Manifesto del partito comunista «Uno spettro si aggira per l Europa: lo spettro del comunismo . Così inizia il celebre manifesto scritto da Karl Marx e Friedrich Engels per esporre la dottrina comunista in tutta Europa. Più che un testo di teoria politica, si trattava invece di un invito all azione e alla rivoluzione, come è evidente nell incitazione che chiude il manifesto, divenuta ancor più famosa dell incipit: «Proletari di tutti i paesi, unitevi! . In realtà, il testo ebbe scarsa diffusione nell Europa del 1848 e solo nel mondo tedesco a partire dagli anni Settanta cominciò a circolare, divenendo uno dei simboli del socialismo mondiale. La rivoluzione comunista è la rottura più radicale con i rapporti tradizionali di proprietà. Non meraviglia dunque che nel suo sviluppo essa rompa nel modo più radicale con le idee tradizionali. [ ] Abbiamo già visto sopra che il primo passo nella rivoluzione dei lavoratori è l elevazione del proletariato a classe dominante, la conquista della democrazia. Il proletariato userà il suo potere politico per strappare progressivamente alla borghesia tutti i suoi capitali, per centralizzare tutti gli strumenti di produzione nelle mani dello Stato, dunque del proletariato organizzato in classe dominante, e per moltiplicare il più rapidamente possibile la massa delle forze produttive. In un primo momento ciò può accadere solo per mezzo di interventi dispotici sul diritto di proprietà e sui rapporti di produzione borghesi, insomma attraverso misure che appaiono economicamente insufficienti e inconsistenti, ma che nel corso del movimento si spingono oltre i propri limiti e sono inevitabili strumenti di trasformazione dell intero modo di produzione. Una volta sparite, nel corso di questa evoluzione, le differenze di classe, e una volta concentrata tutta la produzione nelle mani degli individui associati, il potere pubblico perderà il suo carattere politico. Il potere pubblico in senso proprio è il potere organizzato di una classe per soggiogarne un altra. Quando il proletariato inevitabilmente si unifica nella lotta contro la borghesia, erigendosi a classe egemone in seguito a una rivoluzione, e abolendo con la violenza, in quanto classe egemone, i vecchi rapporti di produzione, insieme a quei rapporti di produzione esso abolisce anche le condizioni di esistenza della contrapposizione di classe, delle classi in genere, e così anche il suo proprio dominio in quanto classe. Al posto della vecchia società borghese con le sue classi e le sue contrapposizioni di classe, subentra un associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti. 378 L obiettivo è quello di rendere il proletariato la nuova classe dominante. La borghesia dovrà essere privata dei propri capitali e tutti gli strumenti di produzione saranno centralizzati nelle mani dello Stato. La dittatura del proletariato è solo un passaggio intermedio: il punto di arrivo del processo rivoluzionario dovrà essere una società senza classi. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Che cosa dovrà realizzare il proletariato divenuto classe dominante ? 2 Per quale motivo Marx ed Engels affermano che il potere pubblico perderà il suo carattere politico? 3 Quale fase subentrerà alla dittatura del proletariato ?

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento