4 L’INFLUENZA DI KARL MARX

SEZIONE D | IL SISTEMA DELL EQUILIBRIO EUROPEO E LE RELAZIONI GLOBALI 4 Tecnocrazia Il termine indica il predominio dei tecnici, degli specialisti, nella vita politica, economica e intellettuale. TI RICORDI? Nel 1848, dopo che il re Luigi Filippo d Orléans abbandonò Parigi, si insediò un governo provvisorio di cui fece parte anche Louis Blanc come rappresentante del mondo dei lavoratori. Louis Blanc iniziò la carriera giornalistica nel 1830 a Parigi e nel 1839 fondò la Revue du Progrès , pubblicandovi L organisation du travail, che ebbe grande successo e fu tra le opere di tendenza socialista più lette dagli operai francesi. L INFLUENZA DI KARL MARX IL SOCIALISMO I cambiamenti della società e dell economia non trovarono solo entusiastici sostenitori, ma suscitarono anche il sorgere di voci contrarie, la più importante delle quali provenne dall universo politico e culturale del socialismo. All interno di tale categoria sono comprese dottrine e teorie anche molto diverse le une dalle altre, ma che hanno in comune l obiettivo di riorganizzare la società su basi collettivistiche, secondo principi di eguaglianza sociale, e di combattere le concezioni individualistiche della vita e del lavoro, tipiche invece del mondo borghese. Si usa l espressione socialismo utopistico per indicare la prima fase di sviluppo di queste teorie, delineatasi in Francia a partire dagli anni Venti dell Ottocento. Sulla scia dunque dell eredità culturale e politica della Rivoluzione del 1789 e, poi, dei moti degli anni Venti e Trenta, alcuni pensatori e attivisti, delusi dagli scarsi risultati ottenuti dai movimenti rivoluzionari, elaborarono teorie per rendere più equi i rapporti sociali e, in generale, per riformare la società. Lo scetticismo nei confronti della politica portò Claude-Henri de Saint-Simon (1760-1825) a teorizzare una tecnocrazia, in cui la scienza e la tecnica sarebbero state le uniche guide per la riorganizzazione della società. Louis Blanc (1811-82), uno dei protagonisti del 1848 parigino (> C12.2), auspicava invece la regolamentazione dell attività privata e la sua progressiva sostituzione con le fabbriche sociali , autogestite dagli operai, che avrebbero eliminato la disoccupazione e garantito un salario equo a tutti i lavoratori. Charles Fourier (1772-1837), invece, immaginò la realizzazione di comunità residenziali e produttive, i falansteri, formate da uomini e donne con pari diritti e i cui obiettivi dovevano essere la meritocrazia e il progressivo arricchimento dei più poveri. Accanto a questi autori, vi erano poi altre correnti di pensiero, tutte in vario modo comprese nella grande categoria del socialismo: il socialismo pragmatico britannico, in particolare di Robert Owen (1771-1858), meno propenso a progetti ideali e più calato nella concreta battaglia operaia nel Regno Unito; le posizioni radicali di Auguste Blanqui (1805-81), che individuò la necessità di abbattere lo Stato, in quanto espressione della borghesia e quindi di per sé dannoso per gli operai; l anarchismo di Pierre-Joseph Proudhon (1809-65). Quest ultima corrente, in particolare, era destinata a conoscere, come vedremo, un ampio sviluppo nel corso dell Ottocento e ad entrare in conflitto con le altre dottrine socialiste. Secondo Proudhon, ogni proprietà privata era da considerarsi un furto e ogni forma di Stato, anche uno utopistico guidato dai lavoratori, esercitava un potere coercitivo illegittimo. I primi socialismi Fourier Saint-Simon Blanc Blanqui Comunità residenziali e produttive (falansteri) Riorganizzazione tecnocratica della società Fabbriche statali e poi fabbriche sociali autogestite dagli operai Cospirazioni per abbattere lo Stato e instaurare una società comunista 376 Proudhon (anarchismo) La proprietà privata è da considerarsi un furto , ogni forma di Stato illegittima

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento