APPROFONDIAMO - PERSONAGGI - Due positivisti italiani:

SEZIONE d | il sistema dell equilibrio europeo e le relazioni globali APPROFONDIAMO PERSONAGGI DUE POSITIVISTI ITALIANI: CARLO CATTANEO E CESARE LOMBROSO CATTANEO, UN PENSATORE PROGRESSISTA Carlo Cattaneo (1801-69) fu uno dei protagonisti del Risorgimento e della lotta per l indipendenza e l unificazione italiana, ma fu anche economista, pensatore politico e scrittore, largamente influenzato dalla cultura positivista. Viene principalmente ricordato per il ruolo attivo svolto durante le cinque giornate di Milano, quando guidò il consiglio di guerra che dirigeva le operazioni militari dei ribelli. Nato e cresciuto a Milano, Cattaneo continuò a spendersi per la causa nazionale negli anni successivi, anche se si era rifugiato in Svizzera. Nel 1860 raggiunse assieme a Mazzini Napoli, dove erano da poco entrate le truppe garibaldine, ma come altri democratici rimase poi deluso dalla piega degli eventi, che andarono nella direzione voluta da Cavour e dai liberali. Cattaneo era, infatti, repubblicano, dunque contrario all instaurazione della monarchia costituzionale dei Savoia, e soprattutto federalista: seguendo il modello della Svizzera, il suo progetto era cioè quello di dare vita a uno Stato italiano non centralizzato, ma in cui fosse riconosciuta un ampia autonomia alle diverse zone del Paese, soprattutto considerando le grandi differenze esistenti, risultato di secoli di separazione politica. La sua avversione nei confronti della casa regnante fu tale da spingerlo a rifiutare più volte di sedersi in Parlamento, dove pure venne eletto come deputato, per non giurare fedeltà ai Savoia. Nell ultima parte della sua vita, ovvero dopo il 1860, Cattaneo si avvicinò al movimento operaio socialista e alla filosofia positivista, in particolare per la fede nel progresso, scientifico, economico e, a cascata, sociale. Altro elemento ricorrente nelle sue riflessioni fu inoltre l anticlericalismo, tema d altra parte comune sia alla cultura liberale, sia al positivismo. Tra le sue opere spiccano una cronaca delle cinque giornate di Milano (Dell insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra) e La città considerata come principio ideale delle istorie italiane (1858), dove espose chiaramente il suo pensiero federalista. LOMBROSO, PADRE DELL ANTROPOLOGIA CRIMINALE Al carattere prettamente sociale del positivismo di Cattaneo fanno da contraltare le riflessioni del medico e antropologo veronese Marco Ezechia Lombroso, più noto come Cesare Lombroso (1835-1909). La figura di Lombroso può essere intesa considerando una delle ossessioni tipiche della società borghese della seconda metà dell Ottocento: le cosiddette classi pericolose , contrapposte alle classi laboriose . Con tale espressione si indicavano non solo i criminali o i dissidenti politici, come gli anarchici, ma anche tutti quegli individui che, ponendosi al di fuori delle regole accettate e imposte dalla società, venivano appunto considerati pericolosi: senzatetto, vagabondi, malati di mente, prostitute e così via. Profondamente influenzato dalle teorie darwiniane, Lombroso era convinto che la natura criminale dell uomo potesse essere determinata già dalle caratteristiche fisiche dell individuo, che dovevano presentare determinate anomalie anatomiche e caratteri atavici. Se il criminale era tale per nascita, ne conseguiva la necessità di sottoporlo a un trattamento clinico-terapeutico, che lo aiutasse a superare un inclinazione al crimine ritenuta da Lombroso come una vera e propria patologia ereditaria. Carlo Cattaneo (a sinistra). Cesare Lombroso (a destra). Approfondisci gtvp.it/21storia02-11 gtvp.it/21storia02-36 370

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento