APPROFONDIAMO - LUOGHI ED EVENTI - Bronte

L Unità d Italia | CAPITOLO 14 APPROFONDIAMO LUOGHI ED EVENTI BRONTE «Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: - Viva la libertà! Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in una stradicciuola. - A te prima, barone! Che hai fatto nerbare 1 la gente dai tuoi campieri! Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie. A te, prete del diavolo! Che ci hai succhiato l anima! A te, ricco epulone 2, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! A te, sbirro! Che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! A te, guardaboschi! Che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì 3 al giorno! E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli! . Così inizia la novella Libertà, compresa nelle Novelle rusticane di Giovanni Verga. Lo scrittore siciliano descrisse con crudezza la ferocia dei fatti del piccolo paese di Bronte, alle pendici dell Etna. La notizia dell arrivo delle truppe garibaldine e del crollo del governo borbonico portò a una situazione di autentico caos: la richiesta generalizzata dei contadini di ridistribuire la proprietà terriera si mischiò a inimicizie personali e portò ad una resa dei conti tra contrap- posti gruppi locali. Oltre ai sedici morti, ciò che colpì Nino Bixio, inviato appositamente da Garibaldi per governare la situazione, fu la ferocia di quanto era stato fatto. Molti dei responsabili erano già fuggiti, ma furono comunque giustiziate, al termine di rapidissimi processi sommari, cinque persone. UNA PAGINA NERA DEL RISORGIMENTO I fatti di Bronte sono a lungo rimasti come simbolo dei lati oscuri del Risorgimento, una strage motivata dalle aspettative dei contadini siciliani tradite dal governo di Garibaldi, che non solo si sarebbe schierato con i signori e con gli interessi di proprietari e mercanti stranieri, ma represse anche nel sangue la rabbia popolare. Nel 1971 venne realizzato un film, dal titolo indicativo: Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato, di Florestano Vancini. In realtà, gli storici sono tornati più volte su quei fatti (per esempio nello studio edito nel 2012 La Rivolta. Bronte 1860, di Lucy Riall), appurando alcuni elementi: che i morti complessivi furono 21, e non centinaia come in alcuni contesti si diceva; che sia tra le vittime che tra i condannati non vi erano contadini, ma per lo più avvocati e professionisti; che più che una rivolta della terra, fu un regolamento di conti tra gruppi contrapposti. L ingiusto coinvolgimento di due personaggi che si dimostrarono poi innocenti (il sindaco e avvocato Nicolò Lombardo e Nunzio Ciraldo Fraiunco, malato di demenza) aggiunge ulteriore dolore a quella che rimane comunque una delle pagine più nere del Risorgimento. 1 nerbare: percuotere con il nerbo, una sorta di scudiscio. 2 epulone: mangione. 3 tarì: moneta che circolava in quel periodo nel Regno delle Due Sicilie. I fatti di Bronte in un pannello dipinto da Onofrio e Minico Ducato. 357

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento