APPROFONDIAMO - PERSONAGGI - Goffredo Mameli

SEZIONE D | IL SECOLO DELLA BORGHESIA E L ET DELL IMPERIALISMO RICAPITOLANDO 1 Quali camere istituì lo Statuto promosso da Carlo Alberto? 2 Quali obiettivi si prefisse l insurrezione che ebbe come protagonista Daniele Manin? 3 A seguito di quali eventi Carlo Alberto decise di abdicare? 4 Come si concluse l esperienza della Repubblica romana? progetto di riforma agraria, in cui le terre confiscate ai proprietari dovevano essere assegnate, in affitto perpetuo, alle famiglie più bisognose. Dal suo esilio a Gaeta, Pio IX aveva invocato l aiuto delle potenze cattoliche, ma a rispondere al suo appello fu, prima ancora di Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, la Francia repubblicana. Il neoeletto presidente, Luigi Napoleone Bonaparte (> C12.2), cercava un impresa che potesse dargli prestigio internazionale e fargli guadagnare, in patria, l appoggio dei cattolici. I 35 000 soldati inviati da Parigi impiegarono poco più di un mese per conquistare la Città eterna, ma l Assemblea costituente eletta dai romani fece comunque in tempo, il 4 luglio 1849, ad approvare il testo della Costituzione: un documento dalla forte impostazione democratica, ideale contraltare degli statuti di ispirazione moderata. Mentre i francesi entravano a Roma, Garibaldi e qualche centinaio di volontari riuscirono a fuggire, con l intento, che non poterono realizzare, di prestare soccorso agli assediati veneziani. APPROFONDIAMO PERSONAGGI GOFFREDO MAMELI Genovese come Mazzini, Goffredo Mameli (1827-49) è noto per essere stato l autore del testo dell inno che oggi porta il suo nome e che egli compose all età di vent anni, nel 1847, con il titolo Canto degl Italiani. Ma oltre a essere stato un buon poeta, Mameli fu anche un protagonista attivo della lotta risorgimentale. Dopo aver preso parte alle Cinque giornate di Milano, compose l Inno militare, ispirato a Mazzini e in seguito musicato da Giuseppe Verdi, e fu anche direttore del giornale Diario del Popolo . L uccisione del primo ministro pontificio Pellegrino Rossi e la fuga di Pio IX attrasse lui e molti altri patrioti a Roma, dove svolse un ruolo attivo nella Repubblica romana. Fu proprio Mameli, peraltro, a inviare il celebre telegramma Roma, repubblica: venite , in cui invitava Mazzini a raggiungere Roma. La sua vita però si interruppe pochi mesi prima del suo ventiduesimo compleanno: impegnato nella difesa della città dall assedio francese, agli ordini di Garibaldi, Mameli fu ferito il 3 giugno 1849 da una fucilata francese (o, secondo un altra versione, dalla baionetta di un commilitone) e morì poco più di un mese dopo per le complicazioni dovute alla ferita. Fu sepolto presso il cimitero monumentale del Verano, dove ancora oggi è il suo monumento funebre, ma la salma venne spostata, nel 1941, al Gianicolo, presso il Mausoleo Ossario Garibaldino. L INNO DI MAMELI L Inno di Mameli, musicato dal compositore Michele Novaro (1818-85), è stato invece adottato come inno nazionale della Repubblica italiana nel 1946. 332 Rispetto al testo originale, in cui era presente anche una strofa dedicata alle donne e poi cancellata dallo stesso Mameli, Novaro cambiò anche l incipit, sostituendo Evviva Italia con l attuale Fratelli d Italia . Ritmato e orecchiabile, molto popolare e cantato nel 1848, l inno rimase a lungo in secondo piano nella storia dell Italia unita, a favore della Marcia Reale di casa Savoia e, nel Novecento, dei canti della Grande guerra e del fascismo. Nella Costituzione italiana non è indicato come inno ufficiale della Repubblica, e solo in anni recenti ne è stato prescritto l insegnamento nelle scuole (2012) ed è stato ufficialmente designato come inno nazionale (legge 181 del dicembre 2017), di cui solitamente, in occasione di eventi pubblici, vengono eseguite solo le prime due strofe. Periodicamente, vengono avanzate proposte di sostituirlo con un nuovo inno nazionale, per esempio con il Va , pensiero di Verdi o con l Inno a Roma di Puccini. Un ritratto di Goffredo Mameli.

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento