Dai fatti alla Storia - volume 2

LABORATORIO DELLE COMPETENZE F Lettera di Luigi XVI all imperatore Si riporta, di seguito, la lettera che Luigi XVI scrisse a suo cognato, l imperatore Leopoldo II, fratello della regina Maria Antonietta, chiedendogli un intervento a proprio sostegno. Il sovrano francese scrive nel luglio 1791, a un mese dal fallito tentativo della fuga di Varennes. Ora che l Assemblea Nazionale giunge al suo termine, che ogni specie di governo è distrutto, che i clubs si sono impadroniti di ogni autorità anche sull Assemblea [ ] e che il simulacro di autorità che resta al Re è inutile per fare il bene e impedire il male, in seguito a queste considerazioni il Re aveva deciso di fare un ultimo sforzo per recuperare la propria libertà e per collegarsi coi francesi che desiderano veramente il bene della loro patria, ma gli amici dei faziosi sono riusciti a far fallire il suo progetto; egli si trova ancora agli arresti e trattenuto prigioniero in Parigi. Il Re ha deciso di far conoscere all Europa lo stato in cui si trova e, nel confidare le sue pene all Imperatore suo cognato, è sicuro che verranno prese le misure che il suo cuore generoso gli detterà per venire in soccorso del Re e del Regno di Francia. LUIGI da G. Galasso, Storia e documenti, vol. 2, Bompiani, Milano 1995 G I simboli della Repubblica Una stampa popolare di propaganda del XVIII secolo con alcuni simboli che rappresentano la Repubblica francese. Al centro si legge la scritta: Unità indivisibile della Repubblica; libertà, uguaglianza, fraternità o la morte indicata da un soldato francese e da un sanculotto. In alto si vedono due bandiere con il tricolore nato durante il periodo rivoluzionario, su cui è scritto: Terrore dei re e Riunione dei repubblicani . Dietro l insegna sporgono due simboli della Rivoluzione: un fascio littorio insegna e simbolo del potere degli alti magistrati, che consiste in un fascio di verghe di olmo e di betulla (tributo alla Roma repubblicana) sormontato da un berretto frigio e un copricapo rosso a forma di cono con la punta ripiegata in avanti (simbolo adottato dai giacobini). 309