Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI QUANDO 1808-13 Guerriglia tra spagnoli e francesi QUANDO 1812 Campagna di Russia Borodino DOVE Napoleone guida il suo esercito nella campagna di Russia. 244 destinata a grande fortuna nei secoli successivi: la guerriglia, fatta di agguati e imboscate, anziché di battaglie in campo aperto, e con il diretto coinvolgimento della popolazione civile. La guerriglia contro le truppe francesi durò ben cinque anni (1808-13), causando moltissime perdite all esercito occupante. Atrocità e crudeltà non mancarono da entrambi i lati, come testimoniano i quadri di Francisco Goya (> F ). Un altra area d Europa in cui crebbe l avversione contro la Francia fu quella germanica. Tra il 1809 e il 1810 scoppiò una rivolta di stampo nazionalistico in Tirolo (allora parte del regno di Baviera, alleato di Napoleone) guidata dalla carismatica figura di Andreas Hofer. Ma fu soprattutto in Prussia dove nacque un movimento antinapoleonico che evocava l orgoglio nazionale contro l occupazione e il dominio straniero e che progressivamente coinvolse l intero mondo tedesco. In questo senso, fu fondamentale l azione di governo del re Federico Guglielmo III, che favorì un processo di profondo rinnovamento interno per eliminare vecchi abusi e retaggi del passato. Altrettanto importante fu il ruolo svolto dal mondo della cultura: il filosofo Johann Gottlieb Fichte pubblicò i Discorsi alla nazione tedesca (1807-08), in cui si teorizzava la superiorità della cultura tedesca su qualsiasi altra in Europa. Negli stessi anni, lo studioso e diplomatico Wilhelm von Humboldt compiva i suoi fondamentali studi sulla linguistica: la lingua diventava uno degli elementi più puri e originali del carattere dei popoli. DALLA RUSSIA A LIPSIA Dopo la pace di Tilsit con la Francia (1807), la Russia dello zar Alessandro I aveva dato vita anch essa a una politica estera aggressiva, ai danni di Svezia (cui sottrasse la Finlandia), Turchia e Persia. Nel 1810, la Russia decise di ristabilire i contatti commerciali con la Gran Bretagna, rompendo così il blocco continentale imposto dalla Francia. Il desiderio di reagire a tale decisione portò Napoleone a compiere il suo errore più grave: tentare l invasione della Russia. Nel giugno 1812, partì alla testa dell esercito più grande mai visto, composto da ben 700 000 soldati; ma dopo la vittoria nella battaglia di Borodino, e pur arrivando con facilità a occupare Mosca (settembre 1812), Napoleone finì in una vera e propria trappola (> A , pag. 246). Attuando la strategia della terra bruciata , l esercito russo aveva provveduto a evacuare e a dare alle fiamme la capitale, lasciando così i francesi privi di qualsiasi rifornimento alimentare. Snervate dall attesa di un nuovo scontro armato o di una trattativa di pace e preoccu-

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Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento