Dai fatti alla Storia - volume 2

Il dispotismo illuminato e la stagione delle riforme | CAPITOLO 6 QUANDO 1781 Abolizione della servitù della gleba Giuseppe II si mosse anche verso l ideale di un impero che fosse davvero tollerante: nel 1781 vennero riconosciuti agli ebrei gli stessi diritti degli altri sudditi dell impero e, nello stesso anno, venne garantita, attraverso la «patente di tolleranza , la libertà di culto ai cristiani non cattolici, ai quali fu anche concessa la possibilità di contrarre matrimonio civile e di divorziare. Con il nuovo codice penale del 1787 venne inoltre abolito l uso della tortura e sancita l uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge, al di là delle differenze di ceto. L abolizione della servitù della gleba nel 1781 e dell obbligo, da parte dei contadini, di lavorare gratuitamente nelle terre dei feudatari confermò la volontà dell imperatore di tutelare i diritti di molte categorie deboli, mentre rispose all esigenza di un sistema fiscale più efficiente l introduzione del catasto: una mappatura che permetteva di conoscere con precisione l estensione delle proprietà terriere. In politica economica, anche nell impero vennero seguite idee mercantilistiche, volte cioè alla protezione delle manifatture e dell agricoltura locali contro le importazioni. PAROLE DALLA STORIA Catasto Già presso civiltà antichissime, come quelle mesopotamiche ed egizia, sono note le prime forme di catasto, redatte per calcolare le tasse in base all entità dei beni immobili. Lo stesso principio venne seguito nella Atene e nella Roma del periodo classico, e secoli dopo nella Sicilia araba, nell Inghilterra normanna e in molti Comuni italiani. Le più importanti riforme catastali furono attuate nel Settecento, durante il regno di Maria Teresa d Austria. Le riforme volute da Giuseppe II, in cui l influenza del pensiero illuminista si mischiava all esigenza, comune a tutti i sovrani dell epoca, di modernizzare e rendere più efficiente lo Stato, causarono anche una serie di opposizioni, per esempio da parte dei principi dell impero, preoccupati di veder eroso il loro potere locale. La già citata abolizione dell obbligo per i contadini di fornire prestazioni di lavoro gratuite nelle terre dei signori e l introduzione di un imposta fondiaria unica (con un aliquota del 12%) valida per tutti i sudditi, sollevarono grandi proteste nel 1789: da parte dei signori, che non volevano rinunciare a privilegi ed esenzioni fiscali, ma anche dei contadini, che chiedevano la completa abolizione dei loro obblighi verso i feudatari. Non a caso, una volta morto Giuseppe II e salito al trono, nel 1790, suo fratello minore Leopoldo II, tali provvedimenti vennero cancellati. Le riforme dei sovrani illuminati Prussia (Federico II il Grande ) Russia (Caterina II la Grande ) Scuole pubbliche Limitazione del potere della Chiesa ortodossa Pubblicazione degli scritti illuministi Austria (Maria Teresa e Giuseppe II) RICAPITOLANDO 1 A quale riorganizzazione fu sottoposto il clero durante il regno di Giuseppe II? 2 Quali categorie sociali si opposero alla politica riformatrice di Giuseppe II? Per quali motivi? Scuole pubbliche Istruzione elementare obbligatoria Autonomia del potere giudiziario Manifatture pubbliche e commercio più libero Nuove coltivazioni Istruzione pubblica Imposte per la nobiltà Introduzione del catasto Libertà di culto Pene uguali per tutti Abolizione della tortura Abolizione della servitù della gleba Limitazione dei privilegi ecclesiastici Protezione delle manifatture e dell agricoltura locali 145

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento