3 LE MONARCHIE FEUDALI: L’INGHILTERRA DEI PLANTAGENETI

SEZIONE A | RINASCITA E CRISI DELL EUROPA MEDIEVALE 3 QUANDO 1066 Battaglia di Hastings: Guglielmo il Conquistatore re d Inghilterra L uccisione di re Aroldo in combattimento, dall Arazzo di Bayeux . QUANDO 1154 I Plantageneti sul trono d Inghilterra Barone Il più alto titolo nobiliare dell ordinamento feudale; il barone riceveva il suo feudo direttamente dal re. I baroni avevano il diritto di banno e nel loro territorio il re non poteva emanare alcuna legge né dare ordini diretti ai sudditi; avevano anche il diritto di guerra, di esigere tributi e di battere moneta. Quando il sistema feudale decadde l istituto baronale si rafforzò, specialmente nelle regioni d Italia legate al dominio spagnolo e nei territori tedeschi. QUANDO 1215 Magna Charta Libertatum in Inghilterra LE MONARCHIE FEUDALI: L INGHILTERRA DEI PLANTAGENETI GUGLIELMO E IL CENSIMENTO DELLE TERRE Anche l Inghilterra vide il rafforzamento del potere monarchico dopo la presa del trono da parte del duca di Normandia, Guglielmo il Conquistatore (1028-87), con la vittoria di Hastings nel 1066 contro gli anglosassoni guidati da Aroldo II. Guglielmo consolidò il suo potere privando di ogni autorità e proprietà terriera la nobiltà anglosassone, al cui posto fece insediare baroni normanni riproducendo il sistema vassallatico esistente in Normandia. Il sovrano seppe rinsaldare il suo potere creando forti vincoli di fedeltà con la rete dei legami feudali. Quest opera di rafforzamento trovò ulteriore conferma quando, nel 1085, con lo scopo di censire le terre Guglielmo fece redigere un accurato inventario, denominato Domesday Book (Libro del giorno del giudizio), in cui era descritta la situazione economica di ogni villaggio, fornendo precise informazioni sulle proprietà esistenti nel paese e permettendo alla corona di avere un quadro chiaro riguardo alle entrate nelle casse dello Stato. In tal modo il potere monarchico era in condizioni di tenere a bada sia i grandi signori terrieri sia la piccola feudalità: tutti legati al sovrano da vincoli diretti. L INGHILTERRA DEI PLANTAGENETI Questo potere si andò consolidando per oltre un secolo con i successori di Guglielmo, nonostante i tentativi della nobiltà di acquisire diritti regi soprattutto nei momenti di successione al trono. Dal 1154, con il re Enrico II (1133-89), la dinastia dei Plantageneti tenne la corona inglese con l obiettivo di rafforzare le istituzioni di governo. Ciò avvenne in particolare tramite organismi volti ad amministrare la giustizia in tutte le contee attraverso le figure di giudici e sceriffi, agenti itineranti con il compito di controllare l azione dei vari funzionari locali. Lo stesso Enrico II promulgò le Costituzioni di Clarendon (1164), con cui attribuiva la competenza su vari reati ai tribunali del re sottraendo tale potere alle corti feudali laiche ed ecclesiastiche. Anche il clero, dunque, fu oggetto della politica di accentramento della monarchia inglese e ciò comportò la perdita delle immunità ecclesiastiche. I LIMITI AL POTERE DEL RE: LA MAGNA CHARTA La situazione politica si complicò e prese una direzione inattesa sotto il regno di Giovanni Senzaterra (1166-1216) in relazione alla continua richiesta di aumento della pressione fiscale dovuta ai numerosi impegni in guerra. Approfittando della sconfitta subita dal re a Bouvines (1214) contro i francesi, i baroni riuscirono a imporre le loro richieste riguardo al riconoscimento dei loro diritti tradizionali (le libertà di cui godevano), che furono trascritte in un importante documento con il quale si rovesciava il modo di pensare i rapporti fra sovrano e sudditi. Si tratta della Magna Charta Libertatum ( Grande Carta delle libertà , 1215; > F , pag. 80). Sebbene anche in Inghilterra, come in Francia, la figura del re fosse considerata sotto un alone di sacralità, il sovrano fu obbligato dalla Charta a un nuovo sistema che prevedeva un rapporto contrattuale con i suoi maggiori vassalli. Essa infatti riconosceva in forma scritta i diritti dei feudatari, della Chiesa, delle città inglesi e degli uomini liberi (escludendo cioè i servi). 78 77636R_0000E01_INTE_BAS@0078.pgs 15.09.2021 13:58

Dai fatti alla Storia - volume 1
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Dal Medioevo all’Età moderna