Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE D | LA COSTRUZIONE DEGLI STATI EUROPEI Ottenuto anche il riconoscimento del papa, Enrico IV firmò con la Spagna il trattato di Vervins (1598), con cui si confermava la stabilità dell impianto politico-territoriale deciso a Cateau-Cambrésis nel 1559 (> C15.5). QUANDO 1598 Editto di Nantes L EDITTO DI NANTES Sistemati i rapporti con gli altri Stati, Enrico IV poté dedicarsi con determinazione alla situazione interna. In particolar modo si rese conto che la via per ripristinare l unità del paese passava inevitabilmente per la soluzione della questione religiosa. Per questo motivo il sovrano nel 1598 promulgò l editto di Nantes, con cui si concedeva agli ugonotti libertà di culto e di professione della propria fede, tranne che nella zona di Parigi. Inoltre, agli ugonotti veniva riconosciuta la parità dei diritti civili e quindi la possibilità di accedere agli uffici pubblici; infine, fu concesso loro il possesso di un centinaio di città-fortezze a garanzia della propria difesa (> F ). Con l editto si sanciva un moderno principio di convivenza delle fedi, e si compì un primo passo per l affermazione del principio di tolleranza da parte dello Stato, ormai disposto a consentire la presenza di più fedi al suo interno. IL RISTABILIMENTO DELL AUTORIT MONARCHICA L editto di Nantes rappresentò un valido compromesso, che tutti desideravano per mettere fine a decenni di sangue. Fu quindi un atto di pacificazione a cui contribuirono in modo importante alcuni funzionari della corona, chiamati politiques ( politici ). Da tempo essi lavoravano per favorire una solida costituzione dell apparato statale, convinti che l appartenenza allo Stato prescindesse dalla fede dei suoi componenti. Loro punto di riferimento fu uno dei maggiori giuristi dell epoca, Jean Bodin, il cui pensiero era orientato a ricostruire l integrità dello Stato su valori come la tolleranza e la pace (anche religiosa). Solo grazie a questo risultato Enrico riuscì a realizzare il compito di restaurare l autorità della monarchia e risanare le finanze del regno. Affiancato da un nobile particolarmente abile e capace, il duca di Sully (1560-1641), il sovrano intervenne sulla riduzione delle spese statali e ricorse come avveniva in Spagna alla vendita degli uffici pubblici per ottenere introiti. A questo scopo introdusse nel 1604 la cosiddetta paulette (dal nome del segretario Charles Paulet che la presentò), una tassa annuale che i funzionari dovevano pagare per mantenere la propria carica, ottenendo in cambio di poterla trasmettere per via ereditaria. Frans Pourbus il Giovane, Ritratto del duca di Sully come sovrintentende alle fortificazioni, prima metà del Seicento. Nobiltà di toga La toga era l abito che spettava a magistrati e funzionari laureati all università. La nobiltà di toga era detta anche nobiltà di servizio. NOBILT DI TOGA, NOBILT DI SPADA In Francia la venalità degli uffici, oltre a rinsaldare le finanze statali, rafforzò il potere della monarchia, favorendo l ascesa di un ceto di funzionari di origini borghesi che andò a costituire la cosiddetta nobiltà di toga . Anche se non sempre garantì la qualità del personale, questo nuovo ceto entrò nelle articolazioni dello Stato e seppe dare prova di grande lealtà verso la corona. Soprattutto sottrasse potere alla nobiltà di spada , la tradizionale aristocrazia feudale che più volte aveva determinato come si è visto con le guerre di religione situazioni di instabilità, pronta a schierarsi contro il re in difesa dei propri spazi di autonomia. LA RIPRESA DEL SISTEMA ECONOMICO Anche nella gestione dell economia Enrico e Sully proposero importanti riforme per sostenere alcuni settori, in primo luogo l agricoltura. Tagliando i dazi tra un territorio e l altro, i prodotti poterono diffondersi in tutto il regno, favoriti anche dalla realizzazione di una più efficiente rete di infrastrutture (strade, ponti, canali, porti). Furono così incentivati i consumi interni mentre venivano penalizzati i prodotti esteri con l aumento dei 506 77636R_0000E01_INTE_BAS@0506.pgs 15.09.2021 15:09

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna