Dai fatti alla Storia - volume 1

L Europa alla ricerca di nuovi equilibri | CAPITOLO 19 La Casa de la Panader a, sede della panetteria generale della città, è il più antico edificio della Plaza Mayor di Madrid. La costruzione risale al 1590. Il più importante di questi era il Consiglio di Stato, che si occupava dell indirizzo politico generale e della politica estera. Un grande potere ebbe anche quello dell Inquisizione, che come vedremo controllava la giustizia e si occupava della repressione del dissenso. Questo sistema amministrativo creò tuttavia non pochi problemi. Una così imponente struttura burocratica determinava casi di sovrapposizione di norme o di funzioni, anche per il modo stesso con cui il sovrano volle gestirla. Il re, infatti, voleva essere informato su ogni questione relativa ai vari territori e leggeva personalmente i rapporti che i suoi funzionari erano obbligati a redigere. Estremamente cauto e minuzioso fino all ossessione, Filippo II si meritò il soprannome di re prudente : la sua meticolosa attenzione, sia pure esercitata con senso di grande responsabilità verso i sudditi, rallentava di fatto il meccanismo decisionale. LA STRUTTURA DI POTERE IN SPAGNA SOTTO FILIPPO II Re Gestione estera Viceré Napoli Messico Perù Giovan Battista Moroni, Ritratto di Gabriel de la Cueva y Gir n, duca di Alburquerque e governatore di Milano, 1560. Gestione interna Governatori Milano Paesi Bassi Consigli di tipo territoriale Consigli: di Castiglia delle Indie d Italia delle Fiandre del Portogallo (dal 1580) Consigli di ordine politico (settoriali) Consiglio di Stato Consiglio delle finanze Consiglio della guerra Consiglio dell Inquisizione UNIFORMAZIONE E AUTONOMIE In tutti i suoi vasti possedimenti Filippo tentò di esportare il modello di governo della Spagna, facendolo diventare il principale strumento di uniformazione: un disegno politico che però non teneva adeguatamente conto delle diversità culturali e storiche dei suoi domini. La complessa struttura con cui il re amministrava il potere al di fuori della L Spagna prevedeva dei governatori a Milano e nei Paesi Bassi, mentre gli altri Spag possedimenti (tra cui Napoli, il Messico e il Perù) erano affidati a dei viceré. Agli poss aristocratici castigliani, i cosiddetti Grandi di Spagna, erano destinate le caarist riche più rilevanti (governatori, viceré, consiglieri) mentre la rete degli uffici era alla piccola nobiltà o alla borghesia intellettuale formatasi nelle univerin mano m i cosiddetti letrados ( letterati ), specializzati negli studi giuridici; sità castigliane, c livello più basso c erano gli uffici meno remunerativi, tenuti da ceti sociali più al liv modesti ma che comunque nutrivano l ambizione di inserirsi nel mondo nobimod liare, imitandone lo stile di vita. liare Nei domini spagnoli in Europa, l eccessiva presenza di funzionari castigliani nei ruoli chiave istituzionali fu vissuta con insofferenza e provocò non poche tensioni. 487 77636R_0000E01_INTE_BAS@0487.pgs 15.09.2021 15:07

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna