Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE A | RINASCITA E CRISI DELL EUROPA MEDIEVALE zati nelle Fiandre), stoffe comuni, lane di qualità (provenienti dall Inghilterra), ma anche animali, prodotti agricoli e artigianali. La richiesta di questi prodotti in Europa cominciò a crescere visibilmente, per cui ebbero sempre maggiore continuità e stabilità questi appuntamenti, che presero a diffondersi anche in altre parti del continente. Le fiere erano poi un importante occasione di scambio culturale fra genti di nazionalità e lingue differenti. Approfondisci La moneta medievale Un fiorino d oro trecentesco. Fabbri, pannello in legno di una chiesa norvegese, XI secolo. Metallurgia Scienza e tecnica che si occupano dell estrazione e lavorazione dei metalli dai minerali. LA MONETA E LA LETTERA DI CAMBIO Un ulteriore segno indicativo della rinascita economica fu il ricorso sempre più abituale alla moneta. Se all epoca di Carlo Magno si era affermato il denaro d argento, con la caduta dei Carolingi cominciarono a circolare monete di valore minore, emesse dai vari poteri locali. Nel XII secolo, anche grazie alla scoperta di nuovi giacimenti, in alcune aree europee si diffuse un nuovo denaro d argento, denominato grosso , che si affermò come moneta forte coniata dai più importanti centri urbani e dalle amministrazioni regie. Con il rifiorire dei commerci, intorno alla metà del XIII secolo, tornò in uso la moneta d oro: le più prestigiose a livello internazionale furono il fiorino, il ducato e il genovino, coniate rispettivamente a Firenze, Venezia e Genova. La diffusione degli scambi determinò anche un nuovo sistema di pagamento a distanza: la lettera di cambio, che valeva come denaro corrente ma senza l uso materiale di moneta, ingombrante e a rischio di furti e rapine. Con la lettera i pagamenti avvenivano attraverso banchieri lontani ma in rapporto di fiducia: quello che riceveva il denaro ordinava all altro di versarlo al suo cliente, nella sua città. Questo sistema apparve verso la metà del XII secolo ma si diffuse qualche secolo dopo, quando si affermò pienamente la logica mercantile. La molteplicità di movimenti per il commercio incitò investitori e mercanti a cautelarsi rispetto ai rischi che correvano. Nacquero così forme contrattuali come la commenda (o colleganza), un associazione di capitale e lavoro in cui imprenditori e mercanti dividevano le responsabilità dell impresa, e la compagnia commerciale, i cui titolari mettevano in comune un capitale e poi spartivano i profitti o le eventuali perdite. LE ARTI Le trasformazioni economiche videro anche un parallelo modificarsi delle attività lavorative. Ne furono protagonisti gli artigiani, grazie alle abilità che man mano acquisirono. Le loro botteghe divennero anche i luoghi privilegiati per istruire i lavoranti e tramandare un sapere tecnico che stava modificando il mondo del lavoro. In particolare, divenne sempre più articolata la produzione delle stoffe di lana, che richiedeva personale specializzato nella tessitura e nella filatura. Ma anche settori come quello edile e quello metallurgico richiesero competenze specifiche (carpentieri e muratori, fabbri e carbonai ). Su queste basi nacquero organismi di tipo professionale che presero il nome di arti o mestieri , e nel Nord Europa gilde , con lo scopo di riunire i maestri artigiani proprietari di botteghe, in ogni settore produttivo. Queste associazioni si occupavano di difendere gli specifici interessi di ogni settore, assistendo i propri associati e le loro famiglie, controllando la concorrenza e fissando prezzi e salari. Le arti, consapevoli della loro forza economica, reclamarono nel corso di breve tempo anche l assunzione di un ruolo politico nei centri urbani. Le città diventavano sempre più il centro economico del modo bassomedievale, ma anche il punto di incontro di interessi e ambizioni contrastanti destinati, nel giro di breve tempo, a entrare in conflitto. 48 77636R_0000E01_INTE_BAS@0048.pgs 15.09.2021 14:32

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna