Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE D | LA COSTRUZIONE DEGLI STATI EUROPEI A lungo gli storici hanno parlato di una rivoluzione dei prezzi , ma studi più recenti hanno permesso di ridimensionare il fenomeno: il tasso di inflazione Indice della variazione dei prezzi in nel corso del Cinquecento si mantenne intorno al 2% annuo, quindi non fu una un dato periodo di tempo, espresso vera e propria rivoluzione quanto piuttosto una sostanziale tendenza al rialzo, in percentuale; solitamente si tratta di un valore medio. senza dubbio particolare per la durata e la continuità. Agli occhi dei contemporanei comunque il fenomeno appariva eccezionale e diversi studiosi cercarono di capire le ragioni di quella che appariva come una crescita esorbitante. Alcuni ritennero che l aumento fosse da attribuirsi alla svalutazione della moneta, spesso dovuta alla riduzione del contenuto di metalli preziosi nelle monete a opera di chi le coniava, per cui occorreva più denaro per acquistare i prodotti. Ci fu chi, come il francese Jean Bodin (1530 ca.-96), mise in relazione l aumento dei prezzi con l afflusso di oro e argento provenienFlusso di metalli preziosi dall America alla Spagna (in chilogrammi) te dai territori americani (> F ). Secondo questa tesi, l eccessiva Oro Argento quantità di metalli preziosi che la Spagna immetteva sul mercato europeo per acquistare i prodotti di cui aveva bisogno (e che non pote1503-20 14118 0 va produrre per lo scarso sviluppo del suo sistema manifatturiero) 1521-40 19 355 86 341 provocava un aumento del denaro in circolazione e quindi la dimi1541-60 67 577 480 694 nuzione del potere d acquisto della moneta, innescando un processo 1561-80 20 959 2 061 440 inflattivo su scala europea. Tale tesi è stata a lungo accreditata, ma gli 1581-1600 31 552 4 810 653 storici moderni dell economia hanno verificato che l andamento dei prezzi era in crescita già prima che l oro e l argento americani invadesFonte: C. Cipolla, Storia economica dell Europa preindustriale, Il Mulino, sero l Europa: di conseguenza questa non fu la causa dell aumento dei prezzi, ma Bologna 1994 soltanto un elemento che contribuì a rafforzare la dinamica rialzista. Oggi si è concordi nel ritenere che l origine di tale dinamica sia da ricercare nell incremento demografico, che innescò la crescita della domanda di beni alimentari: era la stessa disponibilità di cibo, inferiore alla richiesta, a causare secondo la basilare legge di mercato un aumento generalizzato dei prezzi. Il fatto che a subire le maggiori impennate sia stato il prezzo dei cereali, cioè del bene di consumo fondamentale per i ceti popolari, è la migliore conferma di questa interpretazione. Tasso di inflazione Vincenzo Campi, Cucina, 1580 ca. Il quadro presenta in chiave buffa una scena di cucina, in cui donne di varia età svolgono gran parte del lavoro. LE CONSEGUENZE SOCIALI DELL INFLAZIONE A pagare l aumento dei prezzi e del costo della vita furono soprattutto i ceti con reddito fisso, in primo luogo i salariati (i fittavoli e i braccianti oppure i lavoratori nei cantieri e nelle botteghe urbane), che videro aumentare i propri salari ma non al punto da rimanere al passo con la spirale dei prezzi. Il lavoro femminile, già solitamente meno retribuito di quello maschile, subì un ulteriore grave danno. Per gran parte della popolazione dell epoca la forte variazione dei prezzi significò spesso non riuscire a sfamare le famiglie e cadere nel mondo dei poveri, degli accattoni e vagabondi che si radunavano alle porte delle città e furono oggetto, sempre più frequentemente, dei provvedimenti persecutori messi in atto dagli organi di governo. Subirono gravi conseguenze anche quei grandi proprietari terrieri che avevano concesso affitti a lunga scadenza sui loro terreni, dal momento che non potevano adeguare i canoni sta- 472 77636R_0000E01_INTE_BAS@0472.pgs 15.09.2021 13:53

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna