Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE C | NUOVI MONDI, NUOVE VISIONI DEL MONDO Sebastiano del Piombo, Ritratto del cardinale Reginald Pole, 1540-50. RICAPITOLANDO 1 Per quali motivi la Riforma protestante ebbe difficoltà a diffondersi in Italia? 2 Quali idee sostenevano gli appartenenti al circolo degli spirituali? 3 Di quale disillusione si fece interprete l umanista Sebastiano Castellione? Il circolo degli spirituali ebbe invece la sua anima nel teologo spagnolo Juan de Valdés (1509-41), che intorno al 1535 si stabilì a Napoli dove formò un circolo di intellettuali, prelati, nobili e nobildonne (come Giulia Gonzaga e Vittoria Colonna). Valdés sosteneva idee riprese dal luteranesimo, come la giustificazione per fede, per affermare però un tipo di cristianesimo libero da vincoli dottrinali, fondato sull illuminazione dello spirito attraverso un personale e intimo cammino di fede. Pur essendo egli contrario a ogni rottura con la Chiesa cattolica, i suoi seguaci vennero perseguitati dall Inquisizione: alcuni furono giustiziati, altri si dispersero in Europa continuando la sua opera. Tra i più rappresentativi seguaci di questo filone religioso vi furono il cardinale inglese Reginald Pole (1500-58), che aveva trovato rifugio in Italia in seguito allo scisma anglicano, e il cardinale Giovanni Morone (1509-80), che an vescovile di Modena riuscì a proteggere gli ambienti protestandalla sede ves finché non venne arrestato e processato dall Inquisizione. All inti locali finch questo fervido circolo fu redatta un opera destinata a grande terno di que diffusione, il i Beneficio di Cristo (1543), un trattato che propose le idee protestanti protesta in Italia senza assumere rigide posizioni dottrinali. Resta Re il fatto che questi movimenti, gruppi e circoli rimasero sempre legati ad ambienti colti ed ebbero una diffusione piutsem tosto to ristretta anche a causa dell attività repressiva della Chiesa. In sostanza, il credo protestante si diffuse in Italia attraverso piccole comunità cittadine e in ambienti nobiliari; anche se evitò di prendere la strada dello scontro dottrinale con la Chiesa, fu comunque posto sotto controllo dagli inquisitori rimanendo circoscritto, anche per sue interne debolezze, alla dimensione di un etica personale. La persecuzione cui furono sottoposti questi gruppi fece risaltare un tema con cui l Europa avrebbe dovuto fare i conti ancora per lungo tempo: la questione della libertà di pensiero e della tolleranza. IL PROBLEMA DELLA LIBERT DI COSCIENZA Anche nel contesto delle Chiese riformate si assistette a una decisa piega intollerante. Ciò fu visto da molti come un tradimento della natura originariamente libera del protestantesimo. Di questa disillusione si fece interprete l umanista savoiardo Sebastiano Castellione (1515-63). Convertitosi alla Riforma aveva collaborato con Calvino a Ginevra, ma era stato costretto a lasciare la città a causa di contrasti dottrinali. In seguito alle persecuzioni messe in atto dai capi calvinisti, Castellione decise di esporre pubblicamente la delusione sua e di quanti erano colpiti dallo spirito di intolleranza che si andava diffondendo. Dopo la condanna al rogo di Serveto scrisse un libro, il De haereticis an sint persequendi (Se si debbano perseguitare gli eretici), in cui si chiedeva se fossero più importanti le convinzioni o i comportamenti; se cioè per essere dei veri cristiani fosse sufficiente credere alla Trinità o non fosse invece più importante seguire il modello di vita di Cristo nell esperienza concreta. Castellione poneva così le basi di un discorso moderno sulla libertà non solo religiosa, ma più in generale sulla libertà di coscienza, sulla responsabilità dell individuo e sul diritto di poter seguire le proprie idee senza essere perseguitati. Il processo verso l affermazione delle libertà politiche sarà un altro dei grandi passi che l Europa verrà chiamata a compiere lungo il difficile e complesso percorso della tolleranza e della libertà di pensiero. 430 77636R_0000E01_INTE_BAS@0430.pgs 15.09.2021 13:57

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna