APPROFONDIAMO - SCIENZA E TECNOLOGIA - Una macchina

La trasformazione dell Europa | CAPITOLO 1 APPROFONDIAMO SCIENZA E TECNOLOGIA UNA MACCHINA DECISIVA: IL MULINO BREVE STORIA DEL MULINO I primi mulini furono probabilmente costruiti nell area mesopotamica, intorno al secondo millennio a.C., e per molti secoli la loro costruzione fu prerogativa di quest area; solo successivamente si diffusero in Egitto e in Cina. A partire dal VII secolo, con l espansione dei regni islamici, questa macchina arrivò fino all Occidente mediterraneo: Sicilia, Baleari, Spagna, isole greche. Al XII secolo risalgono le prime testimonianze dell uso di mulini a vento nell Europa continentale, ¤ ¬ ¬ © ¬ ¬ zioni scientifiche patrimonio della cultura islamica. In ogni caso già a partire dal Duecento i mulini proliferarono dovunque ci fossero corsi d acqua costanti o venti regolari (come in Olanda, esposta alle correnti del Mare del Nord). COME FUNZIONANO Nel mulino ad acqua, l acqua viene canalizzata così da imprimere maggiore forza al getto; questo va a colpire una grande ruota di legno, collegata a ingranaggi che o fanno girare grandi macine in pietra per ottenere farine (o olio, nei paesi mediterranei), oppure azionano magli o seghe di grandi dimensioni. Più complessa è la costruzione dei mulini a vento. All inizio le pale ruotavano solo quando il vento soffiava nella direzione giusta, quindi il loro uso era limitato. Il problema fu risolto con i mulini a palo, costruiti su un palo verticale di legno: l intera struttura veniva fatta girare da animali, da schiavi condannati ai lavori forzati o da persone di umile origine. Un lavoro durissimo, che richiedeva una continua attenzione per seguire il mutare del vento. Solo sul finire del Medioevo fu inventato il mulino in pietra, una struttura fissa con sopra una camera rotante capace di seguire il vento senza fermare l utilizzo dei macchinari, posti nella parte bassa. UNA FONTE DI POTERE E DI RICCHEZZA In tutto l Occidente medievale il mulino da semplice macchina divenne ben presto un simbolo di potere. Costruire o utilizzare un mulino non era attività lasciata alla libera iniziativa. Il potere feudale prima, i liberi comuni e le signorie poi capirono le potenzialità economiche (e quindi il potere) derivanti dal controllo dei mulini, che infatti furono sempre sotto il controllo dell autorità. Chi deteneva il possesso di queste macchine (un signore laico o ecclesiastico, o un potere comunale) ricavava infatti ampi profitti attraverso le tasse sul macinato, che ogni contadino doveva pagare per utilizzarlo: e ogni contadino pagava perché costretto a ricorrere al mulino. Un mulino a vento, miniatura inglese del Trecento. Un mulino ad acqua, miniatura inglese del Trecento. 43 77636R_0000E01_INTE_BAS@0043.pgs 15.09.2021 14:31

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna