LA FONTE - Peggio dei barbari

Lotte per il dominio europeo | CAPITOLO 15 QUANDO 6 maggio 1527 Sacco di Roma L incisione mostra dei lanzichenecchi che inscenano una finta processione, irridendo il papa rinchiuso in Castel Sant Angelo (sullo sfondo). 1529 Pace di Cambrai QUANDO IL SACCO DI ROMA Inviati da Carlo con l intento di punire il passaggio del papa allo schieramento avverso, il 6 maggio 1527 i lanzichenecchi, ormai da mesi senza paga, insieme al resto degli imperiali presero d assalto la città eterna . Clemente VII si rifugiò con i cardinali nella fortezza di Castel Sant Angelo mentre le truppe si lasciarono andare a un terribile saccheggio e ad atti di estrema violenza. Furono profanate chiese e luoghi sacri, distrutte reliquie; vennero massacrati uomini e violentate donne, nel generale terrore della popolazione romana che assisteva impotente alle uccisioni e devastazioni (> F ). Il fatto che la sede del capo del cattolicesimo fosse messa a ferro e fuoco e per di più da soldati eretici fu interpretato come una punizione divina contro il papato che aveva tradito il messaggio di Cristo: suscitò in tutta Europa una sensazione di disorientamento. UN PRIMO ACCORDO TRA IMPERO E FRANCIA Lo Stato pontificio usciva quasi distrutto dal conflitto; al papa, umiliato e costretto a fuggire a Orvieto, non restò altro che intavolare trattative con Carlo V e riconoscergli i diritti sui territori italiani, mentre il sovrano nel febbraio del 1528 faceva togliere l occupazione della città. Gli eventi di Roma ebbero conseguenze rilevanti anche a Firenze, con la cacciata dei Medici la famiglia di Clemente VII e la restaurazione della Repubblica (maggio 1527). Le truppe francesi tentarono di ribaltare le sorti della guerra attaccando Napoli, ma ci fu una grave defezione nelle file della Lega: Genova con la sua flotta, al comando dell ammiraglio Andrea Doria, passò dalla parte degli imperiali. Senza più appoggio via mare, Francesco I si trovò nell impossibilità di proseguire la guerra e dovette abbandonare ogni prospettiva di conquista. Carlo V nello stesso tempo aveva urgenza di chiudere la guerra perché pressato dai preoccupanti attacchi degli eserciti ottomani, ormai giunti ai confini del Ducato d Austria, e assillato dai conflitti che in Germania si stavano estendendo in seguito all espandersi della Riforma. Nel 1529 tra Impero e Francia fu stipulata la pace di Cambrai, negoziata da Margherita d Austria, zia di Carlo V, LA FONTE Peggio dei barbari Un ecclesiastico descrive scandalizzato le atrocità cui si lasciarono andare i lanzichenecchi nei mesi del sacco di Roma. In questo stralcio si prendono in considerazione gli atti contro oggetti sacri e persone di chiesa. Quali goti, quali vandali, quali turchi sono mai stati pari a quest armata imperiale? [ ] Hanno buttato a terra il sacro corpo del Cristo, rubato il calice, calpestato le reliquie dei santi per rovinarne gli ornamenti. Né chiesa, né convento sono stati risparmiati. Hanno violentato le monache tra le urla delle loro madri, bruciato gli edifici più splendidi, trasformato le chiese in stalle, usato i crocifissi e le immagini come bersaglio per gli archibugi. Non è più Roma, ma la tomba di Roma. A. Chastel, Il sacco di Roma. 1527, Einaudi, Torino 1983 389 77636R_0000E01_INTE_BAS@0389.pgs 15.09.2021 14:05

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna